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«Tagli all'Università Bari verso il collasso»

BARI - «Il nostro sistema è già sottofinanziato; se dovesse essere applicata la legge 133 del 2008, che prevede tagli all’Università, nel 2010 per noi sarà il collasso». Il rettore Corrado Petrocelli parla alla fine di una riunione congiunta di Senato accademico e Consiglio d’amministrazione dell’Università di Bari, durata tutto il giorno, dalla quale è emerso un documento nel quale si auspicano correttivi alla legge 133, che prevede tagli ai finanziamenti delle università italiane per un miliardo e mezzo di euro nel corso di 5 anni, nel periodo 2009 al 2013. Senato e Cda, riconoscendosi nella posizione della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) auspicano che le risorse che si prevede di tagliare siano riassegnate all’università per la riqualificazione, l’incentivazione del merito e dei livelli qualitativi di riforma e ricerca. Per questa ragione i due organi di governo hanno chiesto al rettore Petrocelli «di farsi interprete del disagio presso le forze politiche e il Parlamento affinché questi problemi siano sottratti alla logica dello scontro ideologico. È necessario un patto nazionale che disegni una durevole e organica prospettiva riformatrice». Nel dibattito è stata sottolineata la criticità del momento per l’università, si è auspicato il ridimensionamento dei tagli con l’introduzione di criteri di governance e di meccanismi di valutazione su scala nazionale. Da questo punto di vista «l’Ateneo barese ha già assunto provvedimenti di questo genere - ha precisato il rettore - come il codice etico, il contenimento della spesa, il potenziamento della ricerca di base e applicata e il rapporto sinergico con le realtà del territorio. Perché tutto questo possa essere potenziato, anche in linea con quanto previsto dalla programmazione triennale per la ricerca e la formazione, non è sopportabile una riduzione così drastica delle risorse». Necessario, quindi, intraprendere «percorsi virtuosi, valorizzando le specificità dei vari atenei italiani». Inoltre, il rettore nel corso della riunione si è augurato che nelle facoltà si tengano assemblee aperte. Intanto, nella mattinata di ieri, nella sede del Rettorato, si è tenuto un sit-in di studenti, ricercatori e docenti che hanno chiesto di essere ricevuti dal rettore, dal Senato accademico e consiglio d’amministrazione per far sentire anche la propria posizione. E una delegazione di ricercatori, studenti e docenti è stata ricevuta per un’audizione. Senato e cda hanno preso atto delle proposte e delle preoccupazioni espresse dalla delegazione. Ma il taglio di un miliardo e mezzo quanto inciderebbe sull’economia dell’università barese? Secondo una proiezione approssimativa, il Fondo di finanziamento ordinario (cioè quanto lo Stato assegna) per l’Ateneo barese è di 212 milioni di euro l’anno. Con i diversi tagli, riparti in 5 anni, in totale si perderebbero circa 42 milioni di euro. Poiché 195 euro ogni anno sono utilizzati solo per pagare le circa 4mila unità di personale (tecnici, impiegati e docenti), non sarà possibile pagare gli stipendi, almeno nell’attuale composizione. Parlare di collasso nel giro di due anni, come ha fatto ieri sera Petrocelli, non è una ipotesi lontana dalla realtà. Entro la fine del mese, comunque, Petrocelli dovrà definire e nominare con proprio provvedimento il nuovo nucleo di valutazione dell’Università. Nel corso della riunione sono state avanzate proposte e si è discusso a lungo. Il nucleo è composto da 9 persone: 6 personalità scientifiche di grande fama e 3 individuate fra i docenti dell’Ateneo. Sono stati fatti i nomi di Bernardo, Silvestri, Boncinelli (docenti di altri atenei), Stef ani (direttore della Crui) e Mazza glia (uno dei vertici del ministero) e Alessandro Laterza (editore). Anche per i tre componenti interni, docenti, sono stati proposti vari nomi. I più «suffragati», al momento, sarebbero Tommaso Fiore, Pacifico Ruggiero, Ernesto Longobardi. A Petrocelli il compito di indicare la composizione definitiva.
Manlio Triggiani
gazzetta del mezzogiorno on- line
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=213353&IDCategoria=1

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