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I leader, gli uomini e le idee....ahahahahahah

Vasco ha ragione "E va bene così,senza parole"

Antonio Di Gilio

La crisi italiana e la questione giovanile

I primi segnali del reale invecchiamento della popolazione italiana iniziano a presentarsi in ogni contesto da quello politico a quello culturale.
Tralasciando l'età media dei nostri politici e del nostro presidente del consiglio (al netto di lifting è arrivato all'età di 72 anni) sono stati gli argomenti sulla quale si è incentrata la campagna elettorale a mostrare i cambiamenti in atto nella società.La sicurezza e l'immigrazione hanno praticamente monopolizzato la scena elettorale e hanno anche decretato la vittoria del centro-destra,temi sulla quale questa area politica è "più ferrata",Viceversa problemi quali occupazione o formazione che sicuramente hanno più presa nella fascia più giovane della popolazione e che sono cavalli di battaglia della sinistra sono passati o in secondo piano o addirittura non sono stati presi nemmeno in considerazione.La stessa questione immigratoria si è improntata sotto l'aspetto sicurezza più che su quello della concorrenza del mercato del lavoro evidenziando come sia centro-destra sia centro-sinistra abbia voluto conquistare il bacino ben più ampio degli over 50.Il peso specifico dei giovani in campagna elettorale diventa sempre più ristretto e la politica si è adattata.Un pensionato è più interessato a non subire furti in casa piuttosto che a trovare lavoro(proprio perchè percepisce già una pensione o è in procinto di ottenerla).
Un altro aspetto che a mio avviso evidenzia l'invecchiamento della popolazione italiana possiamo trovarla nella televisione.Da un pò di tempo sto assistendo alla comparsa di format come"Tutti pazzi per la televisione" che nostalgicamente mostrano i programmi e i volti storici della televisione.I dati share danno ragione alla rai che sta quindi puntando su quella fascia di mercato certamente più avanzata negli anni e che contemporaneamente rappresenta la fetta commercialmente più importante.Ma l'idea di rincorrerre in campo politico,economico e sociale quella fascia di età è un cane che si morde la coda.Se non ci facciamo carico dei problemi delle giovani generazioni a 360 gradi,avremo sempre più "bamboccioni incapaci"di potersi costruire un futuro,quindi una famiglia,quindi una prole.Insomma quel declino che da 30 anni affligge questo paese è legato a doppio filo con la questione giovanile e demografica.

Antonio Di Gilio

La faida Kilombista - La crisi della sinistra

Non c'è che dire,la crisi dell'intera sinistra è profonda e ne è un esempio la faida ormai aperta da tempo all'interno di Kilombo.Da una parte adepti del Veltronismo collocabili a centro-centro-sinistra,dall'altra sinistri a sinistra della sinistra (bello questo gioco di parole) che ovviamente non hanno nulla a che spartire con i primi.

In mezzo una marea di gente che in tutta franchezza non condivide le idee di nessuno dei due gruppi ma contemporaneamente non trova una collocazione politica esauriente.Si reputa gente di sinistra,ma pare che questo termine significhi tutto e niente.Ed è questa la più grande sconfitta di questa area incapace di trovare radici comuni o che meglio è ubriacata da da sfottò reciproci ma che nulla dicono delle idee.Prendiamo in esame i 2 blog antitetici di Kilombo:Pieroni e Korvorosso.Scorrendo il primo ho trovato il post dal titolo"L’alleanza con l’UDC? Si può fare, si DEVE fare ".

Adesso possiamo anche discutere dell'aspetto strategico che un'alleanza che vanta Cuffaro tra le sue linee possa essere vantaggiosa.Tuttavia mi si citi,una cosa(dico UNA) che la Sinistra condivide con l'Udc.Possiamo strndgere le meningi fino a domani non la troveremo.Sintomo di una crisi identitaria che coinvolge il centro-sinistra,o meglio il centro del Pd,che tra le tante non ha nemmeno votato per quel partito.Spero che prima o poi i miei ex compagni dei DS si sveglino.

Passiamo a Korvorosso.In tutta franchezza nella home-page non ho trovato nemmeno un articolo serio o almeno serioso ma soltanto attacchi o difese nei confronti di Kilombo e la redazione.Sarà che questa è la generazione dei tronisti,Amici e delle relativi liti all'interno dei reality,ma credo onestamente inutile sprecare pixel a scrivere certe cose.Questo è l'altro sintomo di certa sinistra che non ha molto da dire e predilige perdere tempo in liti inutili dando anche da dire alla sinistra radical scic sulla ignoranza della Sinistra.

Vogliamo salvare Kilombo?Dobbiamo salire molto più a monte?Cosa significa essere di sinistra?Significa essere laici o laici ma anche cattolici praticanti?Significa essere comunisti o comunisti e socialdemocratici o ma anche liberal democratici?E di queste domande potrei farne a bizzeffe.



Antonio Di Gilio

Nasce il sito di rifondazione per la sinistra

Dopo l'incontro del 20 settembre a Roma dove i leader di parte di quella sinistra che vuole la SINISTRA,un altro passo è stato compiuto.E' attivo il sito della mozione Vendola nel quale si avviano i primi passi di un'alternativa seria e non di cartello

http://rifondazioneperlasinistra.it/

Antonio Di Gilio

Adelfia, carte di credito clonate a clienti del distributore di benzina ... controllate i conti correnti

Adelfia, carte di credito clonate a clienti del distributore di benzina

BARI – Clonavano carte di credito con le quali poi acquistavano merci e benzina, grazie al POS presso una stazione di rifornimento di carburanti di Adelfia (Ba), tre persone sono state arrestate dagli agenti della Polizia Postale di Bari. Le indagini, avviate nel 2006 dopo le denunce di alcune vittime, sono state coordinate dal sostituto procuratore Francesca Romana Pirrelli ed a hanno portato alla scoperta della «base» di tre truffatori, che utilizzavano il «POS» installato presso la stazione di servizio. Uno dei dipendenti dell’esercizio provvedeva, attraverso uno «skimmer» portatile, a carpire e archiviare i codici delle carte di credito presentate dai clienti. I due complici, con un apposito programma operativo in grado di leggere e riutilizzare i dati rubati, riproducevano i codici su altre carte «vergini» dotate di banda magnetica. In carcere sono finite S.G. di 35 anni, pluripregiudicato con precedenti per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, furto, ricettazione e D.G di 48 anni, precedenti per contrabbando, armi, violazione dei benefici della sospensione condizionale della pena. Per il terzo indagato, D.N. di 32 anni, incensurato, il gip di Bari, Sergio Di Paola, ha disposto i domiciliari.22/9/2008 gazzetta del mezzogiorno on-line

Antonio Di Gilio

Che lezione da Castel Volturno?

La rivolta di immigrati africani a Castel Volturno scoppia dura, contro la strage di camorra a danni di altri africani, e soprattutto contro i mezzi di informazione che l'hanno subito giustificata come un regolamento di conti interno, per qualche sgarro sul mercato della droga.
Questo è un cliché cui siamo abituati. I media, già abili nello sdoganare come semplici“ragazzacci”gruppi di fascisti che pestano (e ammazzano) senzatetto o immigrati, o ragazzi con la maglia del Che, ora
con solerzia ci spiegano perché sono intervenuti i kalashnikov della camorra:cioé per bloccare dei trafficanti di stupefacenti, quasi trasformando il killer in giustiziere, colui che ci vendica dall'arroganza di chi “viene qui per fare i propri comodi”.
Tale solerzia mi pare faccia il paio con il tempismo con cui il prefetto chiede l'invio dell'esercito.
Contro chi? Contro i malviventi? Beh, se potesse servire...
O contro chi ha manifestato rabbiosamente, stanco dei soprusi, di una vita fatta di schiavitù, del silenzio della gente “per bene”? Certo, non possiamo sapere se quei morti ammazzati fossero realmente coinvolti in traffici illeciti.
Già, ma importa? Forse non è questo il punto.
Non conosco la realtà di Castel Volturno, non la vivo; ma abitare in Puglia, nel sud Italia, ti permette di conoscere certe dinamiche, di capire, o provare a capire, o immaginare, partendo da quei pochi fatti che si sanno, da quello che si legge tra le righe dei giornali.
E veniamo ai fatti.
Ci sono dei morti, c'é gente che chiede aiuto, e non certo da due pischelli in divisa verde, ma da uno stato che permetta, a chi si arrangia nei quartieri fatiscenti nati dallo sciacallaggio edilizio, di uscire da annose situazioni di miseria.
Gli immigrati, poi, si sa, sono gli ultimi. E si sono stancati di questo.
Di un paese nel quale valgono meno di niente, grazie alle leggi razziste di Bossi e Fini, all'aggravante di immigrazione clandestina del decreto sicurezza, al leghismo, ad un ministro dell'economia, Tremonti, amato anche nei salotti della sinistra e pronto a lanciare strali contro la globalizzazione, intesa come l'invasione dei cinesi. Poco importa se questa invasione è il risultato della fuga dei capitali e delle fabbriche verso i paradisi fiscali dell'est asiatico, dove con un euro puoi permetterti un operaio al giorno nella tua fabbrica, e il tutto esentasse!
Sono stanchi gli africani dell'ipocrisia di una stampa pronta a dimenticare il racket della raccolta dei pomodori, i nigeriani ammazzati perchè volevano denunciare, lo sfruttamento di uomini e donne per lo spaccio, la prostituzione.

E invece va in scena il teatrino di chi, anziché cercare di farci capire, essendo sul posto, avendone i mezzi, si lascia andare in una semplicistica condanna contro la violenza della protesta.
Al solito: sono immigrati, e questa è un'aggravante.

Come si permettono di devastare le NOSTRE città?
Quindi, non avendo che pochi mezzi, non essendo sul posto, provo a spostare la mia attenzione, tipica del curioso, del turista dell'informazione, su un fatto: delle persone sono scese in strada e si sono incazzate contro gli omicidi di camorra, e contro l'omertà della stampa e della gente, e lo hanno fatto nel territorio dei clan.
Secondo me questo rappresenta una novità proprio per le modalità (da banlieue, come dice Anna Mauro su “Liberazione” di sabato 20-09-2008) con cui si è svolta la protesta: non con le candele e i panni bianchi contro i proiettili delle bestie camorriste, non civile contro l'inciviltà.
Ma violenta, cattiva: a ricordarci la violenza e la cattiveria del “Sistema” raccontato stupendamente da Saviano, e che le tv vogliono banalizzare in adesivi e magliette, per mettere tutto a tacere.
Ma quella rabbia resta lì per terra, tra i vetri in frantumi delle auto, proprio nella terra dei boss, proprio in casa loro, un affronto che nessuno si era mai permesso.
E forse la rabbia degli immigrati resta nelle nostre teste come una scarica di adrenalina, una scossa che forse ancora non comprendiamo appieno, ma che, mi piace pensare possa essere da monito a noi Italiani con la pelle bianca.
Noi che non vogliamo vedere e non sentire.
Noi che nei quartieri a rischio entriamo con la testa bassa, in silenzio.
Noi che accettiamo il sopruso, non sia mai che la nostra ostilità possa essere uno sgarro.
Noi che aspettiamo, in silenzio, che dalla tavola cadano le briciole.
Noi che sappiamo essere forti solo con i deboli.

Noi che abbiamo perso l'abitudine di lottare.
Perciò penso che non sia da sottovalutare quanto successo, né da banalizzare nei salotti del"pro o contro": semplicemente, credo, quello che è accaduto è uno squarcio nella coltre del nostro vivere quotidiano.

Un avvenimento che ci costringe a metterci davanti allo specchio: sta a noi rischiare di guardarci dentro.
O, ancora una volta chiudere gli occhi.

Francesco

Campagna di sensibilizzazione contro la droga-Non sei trendy sei drogato.

I fatti criminali che si sono scatenati questa estate,hanno visto i due clan storici di Bari contendersi il mercato della droga nel sud-est barese.
La droga è il vero cancro della nostra società. Muove miliardi di dollari in tutto il mondo e alimenta le organizzazioni mafiose che provvedono alla produzione dai campi in Afganistan e in Colombia (schiavizzando i lavoratori locali)fino alle piazze europee e italiane.
Un tempo fare uso di sostanze stupefacenti era sinonimo di emarginazione sociale, oggi purtroppo ha assunto connotato sociale positivo. La droga soprattutto quella pesante è mezzo di aggregazione sociale e si insinua in ogni strato sociale e culturale e per l'uso non ci sono limiti di età. Se a questa diffusione che sembra avere un mercato sempre più vasto si aggiunge il potere economico che le organizzazioni criminali ottengono,capite quale disastro questa società sta lentamente costruendo.
Per questo da questo blog parte questa campagna di sensibilizzazione,perchè il mercato della droga,come ogni mercato,si crea per la crescente domanda.Ogni dose acquistata è una dose in meno di libertà individuale e sociale.Fate la scelta giusta...non acquistate.

NON sei TRENDY sei DROGATO

Per gli interessati,cliccate QUI copiate l' Embed image e costituite nei vostri blog il banner dal titolo "Non sei trendy sei drogato"

Antonio Di Gilio


Disabilità e barriere architettoniche ad Adelfia,ma le priorità sono altre



La grandezza di un paese e il suo livello di civiltà lo si misura dal modo con cui tratta le fasce più deboli e in particolar modo quelle con maggiori problemi economici e sociali
Migliorare la qualità della vita ma soprattutto rendersi conto delle difficoltà quotidiane di queste persone è già un piccolo traguardo. E Adelfia
Questa estate le famose esternazioni del nostro sindaco sono state la spia di incapacità dell'amministrazione a comprendere i processi sociali in atto. L'equazione povero (e magari straniero) uguale disadattato,uguale bandito ha fatto il giro d' Italia mostrando la faccia populista di questa giunta.
Ma al di là delle tante frasi fatte di circostanza, visto che questa è l'amministrazione del "fare",vediamo cosa fa sul versante barriere architettoniche e quindi sul fronte disabilità.
Stamane ho fatto il giro per il paese e ho scattato alcune foto che la dicono lunga sulla situazione.

Cimitero Montrone


Il montascale presente nel cimitero di Montrone è come possibile vedere nella foto più grande inutilizzabile.Ho provato a metterlo in funzione ma non è stato possibile.Inoltre si trova al piano superiore.Quindi la domanda ovvia è:se qualcuno ci è salito non si capisce perchè non è poi risceso (salvo non si sia lanciato dal secondo piano). Il secondo montascale invece come è possibile vedere risulta funzionante e la spia risultava accesa.

Via Generale della Chiesa



L'incrocio di via Generale della Chiesa con corso Vittorio Veneto è un esempio di mancanza di progettualità.Fare due marciapiedi uno con la rampa è l'altra senza evidenzia la mancanza di minimo di buon senso.Il disabile sulla sedia a rotelle secondo l'amministrazione dove dovrebbe salire una volta aver attraversato?Dovrebbe immediatamente immettersi sul corso.
Situazioni molto simili nel paese sono molte ma questa è emblematica data l'importanza oltre che la pericolosità.



Campo di Don Peppino



Il campo di Don Peppino sconta ben tre anomalie. I due ingressi che non hanno affatto scivoli che permetta a persone in carozzella di poter accedere alla struttura.Inoltre lo scivolo interno come è possibile constatare è mal ridotto,molto ripido e quindi molto pericoloso.
Parco di Canneto
Il più relativamente recente parco di Canneto non è certamente messo meglio.Nel primo ingresso non c'è possibilità di accesso ai disabili.Nel secondo lo scivolo è in uno stato pietoso e quindi non spendo nemmeno parole ma ironia della sorte...

...il locale all'interno giustamente è provvisto di scivoli.Certamente nulla di che,solo un pò di cemento per dare quel minimo di pendenza.Non credo che il ristoratore si sia indebitato per fare quel lavoro.Ma evidentemente la priorità è la Festa dell'Uva.
Dulcis in fundo... il Municipio




Ci si aspetterebbe che almeno il centro decisionale di un comune sia a misura d'uomo e di disabile e invece è il regno del menefreghismo.L'entrata principale è completamente sprovvista di un qualsiasi mezzo per aiutare persone diversamente abili a salire.Il montascale sarebbe anti estetico ma sul lato si potrebbe mettere un piccolo ascensore.L'entrata posteriore ha un marciapiede alto circa 40 cm,difficile da scalare anche per una persona con una mobilità sufficiente.Infine la scala interna è sprovvista di montascala.La cosa divertente è (perchè in realtà ci sarebbe da piangere) che quella scala porta proprio all'ufficio preposto ai servizi sociali.
MA LE PRIORITA' SONO ALTRE

Antonio Di Gilio




Quel capitalismo sempre più malato e il socialismo di ritorno

Non c'è che dire,questa estate è stata molto entusiasmante dal punto di vista economico. Mercati finanziari che bruciano miliardi, sistema assicurativo e bancario alla canna del gas, materie prime che macinano record su record, petrolio in primis.

Quel mercato tanto perfetto, in grado di allocare in maniera efficiente le risorse scarse ha fatto un clamoroso buco nell'acqua e si è dovuti passare alla socializzazione delle perdite, con buona pace dei liberisti duri e puri. Ma andiamo con ordine.

Sistema bancario: le banche hanno perso la loro funzione primaria, ossia l'intermediazione di risorse finaziarie tra depositanti e mutuanti accollandosi i rischi di non rimborso dei finanziamenti. Il rischio è statto infatti trasferito sui mercati finanziari e per le banche vincoli di credito risultano davvero pochi. La possibilità di cartolarizzare in pacchetti di merda i crediti ad alto rischio e di venderli a inconsapevoli clienti o in fondi attratti da alte remunerazioni,spingono in un vortice vizioso il sistema creditizio.

Sistema finanziario: la possibilità di fare profitti abnormi spinge gli agenti economici e gli speculatori a promuovere attività spregiudicate senza il ben che minimo senso etico. Trasferire le crisi borsistiche sui mercati delle materie prime tra i quali grano, riso e mais significa portare nel giro di pochi mesi alla fame centinaia di milioni di persone non più in grado di poter acquistarli sui mercati.

Questi due sistemi ormai malati hanno portato il sistema in crisi e per poter sopravvivere hanno avuto bisogno che gli Usa socializzassero le perdite. Hanno acquistato gli ormai moribondi istituti che sono stati in fondo causa del loro male, e messo sulle spalle degli ormai già indebitati americani altri 400 miliardi di dollari ( il Pil di Irlanda e Portogallo messi assieme). Ovviamente a questi costi vivi bisogna sommare gli scassi nell'economia reale globale. Con buona pace dei liberisti che constatano un sistema che globalmente non va, e quei "comunisti" che in fondo al cuore sanno di aver ragione.

Antonio Di Gilio

Dare spazio alle donne in giunta

E' di ieri la sentenza del Tar della Puglia che  ha accolto il ricorso presentato dalla Consulta femminile regionale contro il mancato rispetto a Molfetta del regolamento comunale che prevede una adeguata rappresentanza femminile in giunta. Il ricorso era stato presentato all’indomani della nomina, da parte del sindaco della città, Antonio Azzollini, dei componenti dell’esecutivo.

La civiltà del comune di Molfetta è evidentemente superiore a quella del nostro paese.Consapevoli del difficile accesso in politica delle donne hanno deciso di inserire un apposito articolo idoneo a garantire una presenza femminile  minima in giunta.

Nel regolamento comunale, non c'è nulla del genere salvo all'art 5 comma 2 lettera b dei "Principi fondamentali" si afferma

" riconoscere pari opportunità professionale, culturale, politica e sociale fra i sessi"

Principio già sancito dalla costituzione che tuttavia nel nostro comune non viene rispettato e in giunta troviamo solo uomini eppure tra i consiglieri qualche donna c'è.Sarebbe credo il caso che anche qui ad Adelfia ci sia qualche tutela in questo senso.

Antonio Di Gilio

Il Countdown della morte del Pd

I sondaggi sono infausti nei confronti del Pd.Non superano il 29% qualsiasi sia la società di sondaggi e le elezioni europee si avvicinano e decreteranno l'inevitabile.Da oggi quindi parte il countdown della fine del Pd ormai senza un leader forte,senza un disegno politico condiviso,senza un'idea seria di "pseudo-sinistra".
 


Per chi volesse inserire questo countdown nel proprio blog basta cliccare sopra e verrete mandati all'html.

Ricordatevi di inserire il link al mio blog

Antonio Di Gilio

Operazione trasparenza continua...le consulenze della Provincia di Bari

E' stato pubblicato l'elenco aggiornato degli enti che hanno comunicato le consulenze esterne.Nell'attesa che il comune di Adelfia dia notizie riguardo le proprie consulenze(ammesso che ci siano),spulciamo quelle della Provincia di Bari.

Le elezioni provinciali si avvicinano e tra non molto torneremo a vedere per le strade i politici locali a spronarci a votare per uno piuttosto che per un altro.Sapere è potere e per questo vi inserisco il link con tutte le consulenze fatte dalla provincia di Bari nel 2007.Eccovi il link:

http://www.innovazionepa.gov.it/ministro/incarichi/PDF_incarichi_2007/Province.pdf

Per facilitarvi lo sfoglio,andate direttamente a pagina 509.A voi verificare costi e utilità delle consulenze.Ovviamente si spera che qualche esponente faccia capolino.Si apra la discussione.

Antonio Di Gilio

Caso Englaro-Presidente Vendola la regione Puglia se ne faccia carico

La regione Lombardia ha risposto con un niet alla richiesta presentata dal papà di Eluana Englaro,la giovane che dal 1992 si trova da ormai 16 anni in stato vegetativo a causa di un incidente,di sospendere le cure.
Il 17 ottobre la Cassazione aveva sentenziato che la rinuncia alle cure non era eutanasia,dando finalmente ragione alla famiglia Englaro dopo 15 anni di vicissitudini legali.Adesso un altro stop dalla regione che motiva il suo dissenso in quanto in nessuna struttura ospedaliera lombarda è possibile venir meno agli obblighi professionali e di servizio.
La componente etica e morale della questione è evidente ma è davvero necessario procurare tanta sofferenza a questa famiglia che ha già subito de facto la perdita della propria figlia?
Il mio assenso all'interruzione delle cure a Eluana partono da due presupposti fondamentali.Il primo è che la giovane non avrebbe mai voluto trovarsi nella situazione di essere obbligata alla non vita.Quello stato di limbo terrestre nel quale non ti è data la speranza alla vita e il sollievo della morte.I progressi della medicina dovrebbero aumentare il benessere del malato,non perpetuare le sofferenze del corpo e dello spirito.
Secondo:l'idea che la "proprietà" della vita ha un limite che è lo stato di coscienza è un'idiozia.Finchè ho mobilità, buona salute e sono cosciente mi è permesso fumare sigarette e bere litri di alcol a rischio della vita e lo faccio consapevolmente.Nel momento in cui sono in coma(e ho magari scelto quali devono essere le cure )la scelta spetta allo Stato e alla sua morale.
A questo punto faccio una richiesta al presidente Vendola:può farsi la regione Puglia carico di questo caso umano prima che etico e morale e mettere la parola fine a questo dolore?

Antonio Di Gilio