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Visti gli ultimi accadimenti propongo di espellere Pieroni e Spartacus.MA LO DECIDA IL COLLETTIVO.NO A SCELTE DALL'ALTO

Oggi con mio grande stupore vengo a scoprire che Kilombo Slow esisteva ed era dentro Facebook.Per 6 mesi la mia mozione è stata fermata perchè la redazione affermava che non esistendo Kilombo Slow non si poteva inserire nulla in suo riguardo(ora capisco perchè così tanto fervore contro quella mozione).

Per questo propongo l'espulsione di Pieroni e Francesconi per mala fede palese e per incapacità di gestione di Kilombo,vista la continua emoraggia di kilombisti e la scarsa partecipazione degli stessi(quando mi iscrissi io alle votazioni se ne presentavano in 5 o 6,adesso si va per deroghe ai vecchi redattori).

Antonio Di Gilio

Ma non c'era più l'emergenza rifiuti in Campania? Allora perchè la Puglia dovrebbe essere ancora solidale?

BARI – «Questa volta a Berlusconi dico no, la Puglia non accoglierà altre 40.000 tonnellate di rifiuti dalla Campania». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nella conferenza stampa di fine d’anno, rendendo nota la richiesta appena giunta dal governo. 
«E' una richiesta inaccoglibile – ha detto Vendola – perché cozza con quello che ho sentito in televisione: ho sentito rivendicare dal presidente del Consiglio, da diversi esponenti del governo, dal ministro Tremonti il miracolo della soluzione del problema della 'monnezza' in Campania da parte del presidente del Consiglio. Siccome il problema della 'monnezza' Berlusconi lo ha risolto, non capisco perchè ci debbano chiedere di accogliere altre 40.000 tonnellate di rifiuti». 
«Visti i favolosi risultati del governo Berlusconi – ha proseguito Vendola – penso che si tratti di una richiesta infondata».

«E poi – ha continuato – la Puglia non ha motivo più di essere solidale con un governo che con noi ha fatto promesse che non ha mantenuto». «Prodi – ha spiegato al riguardo Vendola – ci aveva dato cinque milioni di euro per sostenere il bacino 'Lecce 2' che era un bacino nel quale vi erano stati problemi sull'impiantistica dei rifiuti, Berlusconi ci aveva promesso 5 milioni di euro che avremmo avuti, ci ha detto, senza problemi. Bertolaso, il sottosegretario Gianni Letta hanno scritto a Tremonti ma questi 5 milioni di euro, evidentemente perché il ministro Tremonti può più del presidente del Consiglio, non possono più essere dati alla Puglia». 

«Non mi devo quindi disobbligare nei confronti del governo Berlusconi perché ha promesso e non ha mantenuto, non devo aiutare la Campania perché ho sentito dire da Berlusconi che non c'è più emergenza rifiuti: quindi – ha concluso Vendola – la letterina che mi è giunta di richiesta per accogliere questi rifiuti io la rispedisco al mittente».


da gazzetta del mezzogiorno on-line

Antonio Di Gilio

La riduzione delle ore non aiuta i lavoratori ma i padroni

Il ministro del lavoro Sacconi ha proposto la sua ricetta per far "sopravvivere" i lavoratori alla crisi che può essere riassunto con un vecchio motto di rifondazione che nel '98 ha fatto cadere un governo "lavorare meno, lavorare tutti".


Ovviamente Ferrero dall'alto della sua ignoranza in materia economica plaude alla soluzione che come nel '98 è fallimentare sotto tutti i punti di vista. Ma cerhiamo di capire perchè.
Certo l'idea del lavorare meno per lavorare tutti , fa sicuramente tanto comunista e idea di classe ma avrà come unico risultato di distruggerla la classe per fame.
Infatti  l'idea di base ben si concilia con un settore pubblico che così come è strutturato ( inefficiente e in alcuni casi limite semplici posti da amortizzatori sociali) può accogliere al suo interno quell'organico di precari che vedrebbero così salvaguardato il loro posto (per quanto?) al prezzo di tanti altri lavoratori che si vedrebbero decurtati circa 100-150 euro netti (parlo di impiegati al livello base).
Praticamente questi lavoratori perderebbero in un solo botto gli ultimi 2 rinnovi contrattuali (sempre netti). 

Ma passiamo al settore privato. Come ben sappiamo, l'incidenza maggiore del costo del lavoro è quello dei contributi previdenziali. Un'azienda che è in crisi ha sicuramente vantaggio a ridurre la produzione visti i tempi e lo farà sicuramente,ma non attraverso la riduzione delle ore del lavoro, ma semplicemente attraverso il licenziamento da una parte e facendo eventualmente fare (qualora servisse) gli straordinari ai restanti. Semplificando al massimo il ragionamento, se la produzione in questo momento necessita nell'azienda X di 2 lavoratori per macchina contro il vecchio rapporto di 3 lavoratori per macchina , l'azienda ha più vantaggio a pagare 2 lavoratori al vecchio sistema orario, piuttosto che 3 a un salario diminuito semplicemmente perchè il terzo non le serve. Con l'aggravante che se questa idea passa al vaglio del parlamento i licenziamenti ci saranno comunque e i lavoratori rimasti si ritroveranno semplicemente con un salario da fame perchè si vedrebbero decurtati tra i 100-150 euro in meno in busta paga.

Purtroppo la sinistra continua ancora con gli spot e invece di fare gli interessi dei lavoratori insegue idee strampalate che dietro a motti comunisti, nascondono vere truffe ai danni dei lavoratori ma non per mala fede ma per incapacità e ignoranza (e sinceramente non so cosa sia peggio). Una sinistra degna avrebbe fatto una battaglia per l'abbassamento della tassazione sul costo del lavoro (cuneo fiscale) a tutto vantaggio per i lavoratori. Una sinistra seria avrebbe dovuto fare una battaglia per l'aumento della no-tax area e per una diminuzione delle aliquote fiscali per i redditi più bassi. Ma questa sinistra "seria" non esiste ma ama tanto parlare di comunismo come di una religione e come tale ripiega in liturgie che le consentiranno la sopravvivenza come un mito ma sarà incapace di influire seriamente.

Antonio Di Gilio

Il tempo è galantuomo e mi ha dato ragione...mai nel Pd

Chi mi conosce sa che la mia frase preferità è "il tempo è galantuomo" e mi ha dato ragione. Nel Pd non sono mai voluto entrarci per vari motivi, primo fra tutti l'assenza di un'idea di sinistra. Ma Anche alla fasulla capacità di rinnovamento che non ha investito i quadri dirigenziali alla collocazione in europa. Alla luce degli avvenimenti politici e ora anche giudiziari mi dispiace dirlo ma "avevo ragione".
Adesso si presenta la necessità di coprire quello spazio vuoto che gli avvenimenti stanno creando nella sinistra italiana. Se il 50% degli abruzzesi non vota qualcosa dovrà pur significare?
Il Pd è un progetto fallimentare e la storia lo dimostrerà, sta alle persone di buona volontà abbandonare quel confussionale progetto e aprire la strada verso una vera sinistra alternativa, giovane rinnovata e innovativa diversa dal Pd e dai partiti comunisti tutti incapaci di dare risposte a un mondo completamente mutato

Antonio Di Gilio

Petizione per la nascita del partito della sinistra
http://firmiamo.it/perilpartitodellasinistraaltrocheassociazione2

Gruppo Facebook

http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=37941134302&ref=ts

Petizione per il partito della Sinistra e per un coordinamento sindacale europeo

Delusione. Questo è il sentimento che molti,anzi direi tutti abbiamo provato uscendo
dal teatro Jovinelli. Per un attimo ci si aspettava che avvenisse il miracolo quando
Vendola e Fava si erano appartati e invece... nulla.
A noi l'associazione sta stretta soprattutto dopo aver visto quell'entusiasmo quella
voglia di fare che ha pervaso l’intero teatro. Questa raccolta firme ha l’unico scopo di
lanciare un segnale forte alle dirigenze di quei partiti che ancora tentennano e che per
opportunismi o semplicemente per paura non vogliono fare i conti con la storia.
Quella SINISTRA che verrà a nascere non sarà un nuovo arcobaleno in quanto non
sarà una semplice fusione fredda tra partiti ma un felice ritrovo e punto di confluenza
di compagni e compagne che per vari motivi trovano stretto gli attuali partiti o la
semplice associazione e vogliono lavorare in nome di un nuovo progetto.
I tempi del mondo non aspettano più quelli della politica e mentre ormai da un anno
si discute o addirittura ci si lancia accuse, la crisi economica dilaga, lavoratori e
lavoratrici vedono perdere il loro lavoro, risparmiatori i loro guadagni e pensionati il
loro potere di acquisto. Gli immigrati vengono trattati come bestie e trans e
omosessuali vengono picchiati o devono subire offese verbali da un clericalismo
sempre più invadente Non possiamo lavarcene le mani e nasconderci dietro il
semplice “lo avevamo detto” . Saremo colpevoli e dovremo assumerci la
responsabilità storica,politica e sociale di questo tempo.
A Febbraio che lo vogliano o no non sarà costituita un'associazione ma un partito
perchè questo vuole la base. Ma a questo devono immediatamente essere presentate
idee per non far sembrare il nostro un progetto fallimentare.
Lanciamo l’idea che alla globalizzazione dei mercati finanziari e del commercio, vi
sia anche un coordinamento europeo del sindacato. Nulla può il sindacato nazionale
contro delocalizzazioni selvagge o leggi sul lavoro e pensioni che appartengono a
un’Europa del fondamentalismo liberista. In tutta Europa (Grecia, Francia, Germania
ecc.) si sta assistendo a lotte di lavoratori, studenti uomini e donne che stanno
pagando la crisi. E’ questo il momento di costruire un sindacato europeo capace di
organizzare (perché no) il sogno di uno sciopero generale che vada da Lisbona a
Talin; da Oslo a Malta.
Abbiamo 2 mesi per costruire questo progetto che a Febbraio non griderà soltanto
partito ma lo farà.

Per la versione cartacea contattatemi

casadellasinistra@gmail.com







Sign for Per il Partito della Sinistra...altro che associazione





Antonio Di Gilio