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Perchè credo nel progetto della SEL e no nel nuovo PCI

Il neo partito/lista di Prc e Pdci si propone di costruire un partito anti-capitalista e dei lavoratori alternativo alle destre e alle sinistre oggi presenti nel sistema politico italiano.
Fino ad oggi ho sentito slogan tra i più disparati senza individuare minimamente gli strumenti materiali per raggiungere quello scopo.
Il vecchio PCI prima della caduta del muro poteva gridare nelle piazze un modello economico che apparentemente funzionava e che garantiva il benessere sociale. L'URSS e il suo socialismo reale erano il miraggio di una società diversa e migliore a cui ogni cittadino e compagno doveva ambire. Oggi abbiamo scoperto che quel sistema economico è fallito e che il benessere e l'uguaglianza sociale poteva ottenersi al costo di vendere la propria libertà di pensiero e di espressione.Insomma il comunismo ideale è ben lontano da quello reale e tanto a voler evidenziare la forte perfettibilità del sistema, anche Cube e Cina sono miseramente falliti nei progetti.
Oggi i compagni che hanno deciso di riproporre quel sogno hanno dimenticato
lo stato delle cose e hanno deciso di ricalcare vecchi slogan, non mettere minimamente in discussione ciò che la storia ha decretato perdente e attendere un'illusoria rivoluzione proletaria.Tuttavia mi rindonda il vecchio adagio che dice"chi di speranza vive disperato muore".
Sarebbe ora che al Capitale di Marx i vecchi compagni iniziassero a leggere contributi di numerosi economisti, che da anni mettono in discussione il sistema capitalistico e individuano strategia efficaci da rivoluzione copernicana in economia.
Parole come Islam non dovrebbe ricondurre nelle menti degli occidentali solo l'immagini di burqua o terroristi ma anche del credito.
Il credito e la finanza islamica partono da una concezione diversa e rivoluzionaria.La Banca non può chiedere un profitto e la remunerazione del capitale a fini puramente speculaivi è bandita.Non è un caso che mentre le banche occidentali falliscono una dietro l'altra(negli Usa siamo a quota 21), quelle islamiche vedono aumentare finanziamenti e raccolta.
Le teorie della decrescita che vedono nella capacità delle realtà locali di fare scelte economicamente efficienti (dai Gal alla capacità di auto-prodursi l'energia) sono la cartina tornasole di una concezione di sviluppo non legate alle multinazionali e a pochi potentati globali. Estirpare la concezione della Growthmania nelle menti dei politici e della gente e la nuova lotta rivoluzionaria senza spargimenti di sangue.Il sistema va distrutto con le armi dell'intelligenza e di una seria critica al sistema senza dover ripresentare modelli già falliti.Nell'antropologia umana non è cambiato nulla da indurci a pensare che andrà meglio.
Per questo credo molto nella lista della "Sinistra e libertà", soltanto mettendo in discussione il nostro passato cogliendone gli elementi migliori è possibile tornare culturalmente egemonici in questa nostra amata Italia

Antonio Di Gilio

Non tutta la Sinistra è componibile: i comunisti dell'Ernesto e la lettura della questione Tibetana

Oggi giravo tra i vari siti di giornali e partiti della sinistra comunista e non (tutto ciò è alla sinistra del PD) e mi sono imbattutto in questo articolo dell'Ernesto.

http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=18092

Questo articolo analizza in ottica diversa la questione tibetana con evidente volontà di dimostrare come l'invasione cinese sia quasi una salvezza per quell'area. Voglio partire dallo stesso ragionamento dell'Ernesto ma arrivando a conclusioni diverse.
In principio il Tibet viveva secondo regole feudali nella quale c'era il ricco signore che dominava su monaci e agricoltori.Fin qui non ho nulla da obiettare, il ragionamento successivo è al limite della decenza. Punto 14. "la cultura tibetana ha avuto nuove prospettive dallo sviluppo nel resto della Cina, specialmente nell’ambito della lingua, la letteratura, gli studi sulla vita quotidiana e l’architettura tradizione". Ovviamente non commento.Ancora. Punto 6.L’occupazione cinese ha causato la morte violenta di 1,2 milioni di tibetani
FALSO.
L'argomentazione apportata come tesi potrebbe anche avere un senso, tuttavia l'autore non mette minimamente in discussione che comunque qualche centinaio di migliaio di persone siano morte.Insomma se invece di 1 milione e 200 mila sono morte 100 o 200 mila la prospettiva cambia.E' giustificabile.

Insomma il giornale che mal vede operazioni come enduring freedom o guerre preventive della Nato per quello che sono definendoli(giustamente) omicidi di massa, ben si guarda dal giudicare allo stesso modo azioni militari, con scopi puramente economici e strategici compiuti da governi comunisti.

La differenza tra me, uomo di sinistra LIBERO da ideologia (da non confondere con la parola TRADIZIONE) e i Comunisti duri e puri, è evidente. La libertà di dire che Stalin e Mao non sono migliori di gerarchi fascisti nel momento in cui si sono sporcate le mani del sangue di migliaia di persone, seppur portatori di idee giuste e condivisibili è qualcosa che alla mia sinistra sarebbe definito blasfemo.

Antonio Di Gilio

Il PD e la sua partecipazione... 44 gatti in fila per 6 con il resto di 2

Che la sinistra radicale non stia messa bene è evidente a tutti, ma che il PD stia messo anche peggio è ormai appurato.
Un compagno di Orvieto mi ha mandato una foto del comizio di Fassino nella sua citta. La folla oceanica che potete constatare non ha rivali. Tuttavia non credo che siano così sprovveduti gli organizzatori, ma sicuramente non si aspettavano una affluenza così....bassa. Hanno voluto farla in una piazza perchè evidentemente si aspettavano una buona partecipazione.Il risultato è una demerita figura di merda.
Povero Fassino. O il PD da seriamente una svolta,di Sinistra o la lega sfonderà anche le mura delle regioni rosse.

Antonio Di Gilio

Questa redazione è vomitevole:cerca di far passare modifiche fondamentali nascoste dietro a un restaling di forma

Mi è appena giunta una mail redazionale dove cortesemente si richiedeva di prendere visione del "restailing formale" della carta. Sembrerebbe tutto innoquo se non fosse per alcuni cambiamenti rivoluzionari (in negativo) guarda caso dopo alcune mie nuove proposte su regolare facebook.

Al di là che lor signori secondo l'art.9 per mettere ai voti questo emendamento di fatto devono prendere il 5% delle firme dei kilombisti.

Ma vediamo le modifiche

Proprio l'art.9 che tratta delle procedure per le modifiche prevede che basti il voto favorevole dei 2/3 dei votanti effettivi ma magicamente si aggiunge

"

È previsto un quorum del 50% degli iscritti

Se il quorum previsto non fosse raggiunto, e solo nel caso di modifica della Carta di Kilombo, la votazione è da considerarsi nulla"


Sanno fin troppo bene che la stragrande maggioranza dei Kilombisti non vota.Molti sono iscritti e non partecipano e quindi sarà praticamente impossibile raggiungere mai quel requisito.

Anzi nemmeno la nostra carta costituzionale prevede il quorum del 50% per i referendum costituzionali,proprio al fine di NON trasformare il non voto in consenso.


HANNO PAURA E STANNO USANDO QUESTI METODI INFIDI PER CAMBIARE A PROPRIO PIACERE LA CARTA (IO HO DOVUTO SPUTARE SANGUE PER VINCERE LA MIA PRIMA BATTAGLIA)

qUESTI SONO DEI PIDUISTI PURI.iNVITO TUTTI I KILOMBISTI A SCRIVERE UN POST ANTI-MODIFICA MASSONE.
CHE SCHIFO!!!!!!!!!

CHIEDO IL VOSTRO AIUTO.NON POSSIAMO METTERE BANNER A FAVORE DELLA COSTITUZIONE E FARCI FREGARE IN QUESTO MODO IN CASA NOSTRA.SE SIAMO IL POPOLO DELLA SINISTRA USCIAMO GLI ATTRIBUTI ALMENO UNA VOLTA

ANTONIO DI GILIO

Kilombo:nuova mozione.Per una redazione snella e una garanzia in più

Con l'80% di preferenza il nuovo emendamento è entrato nella carta di Kilombo sottraendo alla discrezionalità della redazione troppi atti. Tuttavia adeso preme instituire una redazione più snella alla quale deve coadiuvarsi un istituto di tutela. Per questo propongo una discussione seria su un eventuale modifica sull'architettura di Kilombo. Questa che propongo non è una nuova mozione ma una basa da dove partire per poi presentare all'intero collettivo.


Modifica articolo 6
La redazione è composta da sei redattori con mandato semestrale, eletti ogni tre mesi scaglionati a gruppi di tre. Ogni tre mesi sono previste delle elezioni per rinnovare metà della redazione: sono eleggibili tutti gli aderenti che si candidano volontariamente, i tre più votati andranno a far parte della redazione.(attuale)

NUOVA VERSIONE
La redazione è composta da 3 redattori e 3 sindaci di garanzia eletti ogni 6 mesi alternativamente e a tal scopo sono previste apposite elezioni. sono eleggibili tutti gli aderenti che si candidano volontariamente, i tre più votati andranno a far parte dell'organo relativo.
Compito dei sindaci di garanzia è verificare il corretto lavoro dei redattori e l'inesistenza di atti contrari alla presente carta. Hanno per questo accesso a tutti gli spazi e i documenti fra redattori.Il collegio di garanzia verificata l'esistenza di comportamenti scorretti o contrari alla carta decide a maggioranza di 2/3 azione di revoca contro i redattori responsabili.L'azione di revoca è atto di straordinaria amministrazione e quindi da sottoporre al collettivo.
I redattori entro 3 giorni possono fare azione di opposizione contro la revoca e aprire un contenzioso istituzionale ,atto di straordinaria amministrazione e quindi da sottoporre al collettivo che deciderà di sciogliere uno dei due organi interamente e di andare alla nomina dei nuovi membri.Questi resteranno in carica per il tempo residuo.

modifica art.10

i comportamenti scorretti e reiterati da parte di un utente o di un redattore(attuale)

nella nuova versione si cancella redattore

Se la decisione riguarderà un redattore, tale maggioranza di 2/3 si raggiungerà senza computare il suo voto(attuale)

nella nuova versione viene interamente abolita

KILOMBO E FACEBOOK

Il gruppo di Kilombo su Facebook risponde alla seguente carta e quindi redattori e sindaci lo utilizzano rispettandone i principi.Per la sua creazione secondo l'art.9 è necessaria l'approvazione dei 2/3 del collettivo.
Verrà creato per questo anche un apposito account con login di Kilombo che dovrà risultare il fondatore


Le due proposte potranno essere presentate separatamente

Apro la discussione

Antonio Di Gilio

La crisi entra nella zona Euro - Irlanda e Grecia a rischio fallimento

Da alcune settimane circola nei palazzi del potere economico europeo la seria preoccupazione del fallimento di due paesi della'area dell'Euro ossia Grecia e Irlanda. Il primo paese in particolare si trova ad affrontare in prima linea la crisi bancaria dell'est Europa a cui si va ad aggiungere un aumento incontrollato della spesa corrente a causa di un governo ormai prossimo alle votazioni sempre più in crisi di consenso .
Le due economie seppur periferiche metterebbero in crisi tutta l'area in quanto debitori netti soprattutto della Germania, che entrerebbe in crisi di liquidità e di lì il detonatore dell'intera economia continentale.
I 4 big:ITALIA, GERMANI,FRANCIA E UK stanno ormai spingendo verso la costituzione di un governo economico europeo con potere impositivo al fine di intervenire in questi casi(impensabile fino a 6 mesi fa).Il tutto con buona pace del federalismo fiscale tanto declamato dalla LEGA che dovrà aggiornare i suoi motti:da Roma ladrona a Bruxell ladrona.Buttare giù un paese Euro dal castello costerebbe troppo e metterebbe a rischio l'intero castello.
Il tutto al fine di poter preservare la stabilità economica dell'intera zona euro e dell'intera economia globale(il 40% dell'economia globale è dell'UE).
Un bivio che adesso dovrà velocemente affrontare l'UE in tempi brevissimi,completare l'integrazione europea politica e creare un governo europeo con poteri sovra-nazionali sul modello Usa.L'alternativa sarebbe la distruzione di 60 anni di lavoro e una pericolosa messa in rovina del vecchio continente.

Antonio Di Gilio