Da alcune settimane circola nei palazzi del potere economico europeo la seria preoccupazione del fallimento di due paesi della'area dell'Euro ossia Grecia e Irlanda. Il primo paese in particolare si trova ad affrontare in prima linea la crisi bancaria dell'est Europa a cui si va ad aggiungere un aumento incontrollato della spesa corrente a causa di un governo ormai prossimo alle votazioni sempre più in crisi di consenso .
Le due economie seppur periferiche metterebbero in crisi tutta l'area in quanto debitori netti soprattutto della Germania, che entrerebbe in crisi di liquidità e di lì il detonatore dell'intera economia continentale.
I 4 big:ITALIA, GERMANI,FRANCIA E UK stanno ormai spingendo verso la costituzione di un governo economico europeo con potere impositivo al fine di intervenire in questi casi(impensabile fino a 6 mesi fa).Il tutto con buona pace del federalismo fiscale tanto declamato dalla LEGA che dovrà aggiornare i suoi motti:da Roma ladrona a Bruxell ladrona.Buttare giù un paese Euro dal castello costerebbe troppo e metterebbe a rischio l'intero castello.
Il tutto al fine di poter preservare la stabilità economica dell'intera zona euro e dell'intera economia globale(il 40% dell'economia globale è dell'UE).
Un bivio che adesso dovrà velocemente affrontare l'UE in tempi brevissimi,completare l'integrazione europea politica e creare un governo europeo con poteri sovra-nazionali sul modello Usa.L'alternativa sarebbe la distruzione di 60 anni di lavoro e una pericolosa messa in rovina del vecchio continente.
Antonio Di Gilio
La crisi entra nella zona Euro - Irlanda e Grecia a rischio fallimento
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