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Personaggio del mese:Enrico Berlinguer

Berlinguer nacque in Sardegna da Mario Berlinguer (avvocato) e Maria Loriga. La famiglia, appartenente alla piccola nobiltà rurale sassarese, gli permise di crescere in un ambiente culturalmente assai evoluto (il nonno, suo omonimo, era il fondatore del giornale "La Nuova Sardegna", e fu amico di Garibaldi e di Mazzini) e di profittare di relazioni familiari e politiche che influenzarono notevolmente la sua ideologia e la carriera politica successiva. Era cugino di Francesco Cossiga - che fu presidente della Repubblica - ed entrambi erano parenti di Antonio Segni, anch'egli capo di stato.
Giovane anarchico, nel 1937 prese contatti con gli antifascisti sardi nella prospettiva, poi non verificatasi, di una ribellione su base regionale contro il fascismo.

Eletto per la prima volta deputato nel 1968, per il collegio elettorale di Roma, si fece portavoce della corrente progressista e popolare del partito. Nominato, nel corso del XII congresso, vice-segretario nazionale (durante la segreteria di Luigi Longo), guidò nel 1969 una delegazione del partito ai lavori della conferenza internazionale dei partiti comunisti che si tenne a Mosca; in tale occasione, trovandosi in disaccordo con la "linea" sovietica (fonte massima degli indirizzi dell'Internazionale comunista), a sorpresa rifiutò di sottoscrivere la relazione finale.
La presa di posizione, inattesa quanto "scandalosa", fu memorabile: tenne il discorso decisamente più critico in assoluto fra quelli che mai leader comunisti abbiano tenuto a Mosca ,rifiutando tassativamente la "scomunica" dei comunisti cinesi e rinfacciando a Leonid Breznev che l'invasione sovietica della Cecoslovacchia (che definì espressivamente la "tragedia di Praga") aveva solo evidenziato le radicali divergenze affioranti nel movimento comunista su temi fondamentali come la sovranità nazionale, la democrazia socialista e la libertà di cultura.
Nel 1970 Berlinguer proclamò un'altrettanto inattesa apertura verso il mondo dell'industria, rappresentativo peraltro sia di istanze politiche conservatrici che del "club dei capitalisti": dichiarando che il PCI guardava con favore ad un nuovo modello di sviluppo, inseriva il partito in un dibattito politico-economico fino ad allora considerato tabù per i comunisti.

Dopo una legislatura da parlamentare europeo (eletto nel 1979 per le liste del PCI), in vista delle successive elezioni del 1984 Berlinguer si recò a Padova il 7 giugno,sul palco di Piazza della Frutta, dove effettuò un appassionato comizio. Poco dopo aver pronunciato la frase: "Compagni, lavorate tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per azienda" venne colpito da un ictus. Evidentemente provato dal malore, continuò il discorso fino alla fine, nonostante anche la folla, dopo i cori di sostegno, urlasse "basta, Enrico!". Le persone che lo stavano ascoltando lo trasportarono in albergo dove, crollando, si addormentò sul letto della sua stanza, entrando subito in coma. Venne chiamato un medico che constatò la gravissima situazione. Venne trasportato all'ospedale Giustinianeo, ma i soccorsi furono vani: un comunicato datato 11 giugno del sovrintendente sanitario affermò che il politico sardo era venuto a mancare alle 12:45.
Il Presidente della Repubblica Pertini arrivò subito a Padova per recarsi da Berlinguer. Fece in tempo ad entrare in stanza per vederlo e baciarlo sulla fronte. Poche ore dopo il decesso, si impose per trasportare la salma sull'aereo presidenziale, citando la frase: Lo porto via come un amico fraterno, come un figlio, come un compagno di lotta. Commovente fu il suo saluto al funerale dove si chinò con la testa sopra la bara, baciandola.
Milioni di persone parteciparono al suo funerale che, in numero di partecipanti, è stato il più imponente in tutta la storia d'Italia, secondo solo a quello di Giovanni Paolo II. Il corteo con la bara, accompagnato dalla musica dell'Adagio di Albinoni sfilò dalla sede del PCI, in via delle Botteghe Oscure, a piazza S. Giovanni, rendendo così palese l'ammirazione che una larga parte dell'opinione pubblica italiana aveva nei suoi confronti. Persino il segretario del MSI Giorgi0 Almirante si recò a rendere omaggio al feretro dell'avversario suscitando lo stupore della folla in coda per entrare nella camera ardente. A ricevere Almirante fu Giancarlo Pajetta al quale venne dato l'incarico di pronunciare l'orazione funebre di Berlinguer.
Il giorno delle elezioni europee, il 17 giugno 1984 il PCI, nonostante la scomparsa di Berlinguer, decise di lasciare il suo segretario capolista e chiese di votarlo in modo plebiscitario. Le elezioni, forse anche per gli eventi precedenti, decretarono la vittoria del PCI che, per la prima ed unica volta nella storia, sorpassò seppur di poco la DC, affermandosi come primo partito italiano (33,3% contro 33,0%). Precedentemente, con Berlinguer, il PCI nel 1976 ha toccato il massimo storico del 34,4%.
Per decisione della famiglia, Berlinguer è sepolto a Roma nel Cimitero di Prima Porta, nonostante il Partito avrebbe voluto che fosse tumulato al Cimitero del Verano nel Mausoleo dove riposavano i grandi dirigenti comunisti Togliatti, Giuseppe Di Vittorio, Luigi Longo e dove nel 1999 verrà sepolta Nilde Iotti.



Un video del giorno dei suoi funerali.







Antonio Di Gilio

FIUMICINO.LA SINISTRA VINCE NELLE PRIMARIE CON BOZZETTO

FIUMICINO. LA SINISTRA VINCE NELLE PRIMARIE CON BOZZETTO
"Accogliamo con enorme entusiasmo la vittoria di Giancarlo Bozzetto alle Primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco di Fiumicino. Si tratta di una importante vittoria che vede la Sinistra battere il candidato del Pd superando la soglia del 51% degli oltre 4.000 votanti che hanno deciso di accorrere in massa alle primarie per la scelta di un candidato sindaco in grado di battere il centro destra al governo della citta'". Lo si legge in una nota congiuta di Massimo Cervellini, coordinatore sd Roma, Riccardo Mastrorillo, presidente Verdi di Roma e Provincia, Fabio Nobile, segretario e capogruppo capitolino del Pdci e di Massimiliano Smeriglio, deputato e segretario romano del Prc."Una simile affluenza, che ha superato quella per le Primarie del Pd e dell'Ulivo per Prodi- continua la nota- e' un dato eccezionale che a Fiumicino premia il prezioso lavoro di raccordo e condivisione programmatica tra le quattro forze della Sinistra e consistenti realta' della societa' civile.La Sinistra ha vinto le primarie con una proposta di alternativa di societa', parlando di servizi e di occasioni di crescita, e denunciando il livello di degrado determinato dall'amministrazione di centro destra. Ora inizia la battaglia vera- concludono Smeriglio, Nobile, Cervellini e Mastrorillo- quella delle secondarie per battere il sindaco Canapini e l'attuale amministrazione comunale".

Gruppi consiliari mono-membri alla regione e sprechi

Ieri in seconda serata alla trasmissione "Le Iene" è stato mandato unservizio sulla presenza in tutte le regioni di gruppi consiliaricomposti dal solo presidente.Questo ovviamente produce un aumentoconsiderevole dei costi per ovvie ragioni numeriche oltre che ipresidenti dei gruppi hanno alcuni privilegi/diritti che non voglioquantificare,quando basterebbe fare un unico gruppo misto.Dopo il servizio sono andato sul sito dei gruppi della regione Puglia

http://www.consiglio.puglia.it/organi/grpcons.asp#

e a quanto pare anche da noi le cose seguono l'andazzo nazionale.Esattamente ci sono 7 gruppi consiliari composti dal solo presidentee tra questi configurano Sinistra Democratica e il partito dei Verdimentre il PdCi ha un solo membro oltre al presidente.Ora capisco lasituazione del nostro movimento nato dalla scissione dal vecchiopartito dei ds.Era pressochè gioco forza che nascesse un gruppoapposito per il movimento.Ma ora visto il nostro obiettivo di unasinistra unita,non credete che sia il momento di creare un unicogruppo formato almeno da SD,Verdi e PdCI?Sarebbe uno schiaffoall'anti-politica e un segno tangibile che dalle nostre parti le cosestanno cambiando...altrimenti tutto si riduce al titolo di unacanzone di Mina(parole,parole,parole)P.S.Qualcuno mi spiega come mai esistono ancora il gruppo Ds eMargherita?Non dovrebbero confluire nell'ormai nato Pd?

Antonio Di Gilio

Finanziaria 2008


Le principali novità della manovra


La finanziaria 2008 ora approvata dal Senato ha confermato le riduzioni dell'IRAP e dell'Ires. Previsti anche tagli all'Ici, sconti fiscali sugli affitti e un bonus da 150 euro in tredicesima per i ceti più deboli.
Sei miliardi e trecento milioni di euro di maggior gettito fiscale a legislazione vigente e 4,6 miliardi di euro da tagli di spesa: è questo il dato complessivo (10,9 miliardi di euro) su cui si articola la nuova manovra finanziaria del Governo.
Ecco, una scheda delle principali novità introdotte dalla finanziaria 2008:
IRES, IRAP E ICI: Sono state introdotte misure fiscali a vantaggio delle imprese. L'ires a partire da gennaio si riduce di 5 punti passando dal 33 al 27,5% mentre l'irap scende dal 4,25% al 3,9%. Uno sconto sull'ICI fino ad un massimo di 200 euro scatterà dal 2008 a prescindere dal reddito (inizialmente il disegno di legge prevedeva che lo sconto fosse riservato a chi ha un reddito inferiore a 50.000 euro).
AFFITTI: Gli inquilini potranno detrarre dall'IRPEF una quota del canone d'affitto dell'abitazione principale. E' però prevista una soglia di reddito (non si deve superare il reddito annuo di 15.493,71 euro per avere una detrazione di 300 euro mentre per i redditi fino a 30.987,41 lo sconto sarà di 150 euro).
CASE POPOLARI: Verrà finanziato nel limite di 550 milioni di euro, un programma per l'edilizia residenziale pubblica finalizzato al recupero e all'adattamento funzionale di alloggi degli ex IACP o dei Comuni .
SICUREZZA TABACCAI: Previsto un credito di imposta di 3.000 euro in favore dei tabaccai che si dotano di telecamere di sicurezza e di sistemi di pagamento elettronico.
STABILIZZAZIONE PRECARI: Prevista la stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione attraverso una selezione di tipo concorsuale. Un punteggio più alto verrà riconosciuto a chi ha lavorato come co.co.co.
COSTI DELLA POLITICA: Limitazione del numero dei ministri che già dal prossimo Governo sarà al massimo di 12. Non sarà possibile in ogni caso superare il tetto di 60 tra ministri, vice ministri e sottosegretari. Niente più stipendi a consiglieri (comunali, provinciali e delle circoscrizioni) a cui verrà assegnato un gettone di presenza per la partecipazione ai consigli e alle commissioni.Aggiungo che così ci togliamo di torno chi della politica ne fa un mestiere.
CLASS ACTION: Arriva la Class Action (azione collettiva risarcitoria) a maggiore tutela dei consumatori.
FORFETTONE: Prevista un'aliquota del 20% a forfait per le imprese con un fatturato inferiore ai 30mila euro.
TICKET: Abolito il tiket di 10 euro sulla specialistica e la diagnostica. CANONE RAI: Abolito il Canone Rai per chi supera i 75 anni ed ha un reddito familiare non superiore a 516,56 euro al mese.
MUTUI CASA: Aumentano le detrazioni sui mutui prima casa.
ASILI NIDO: Proroga delle detrazioni fiscali sulle spese sostenute dai genitori per gli asili nido.
BONUS IN TREDICESIMA: Previsto un assegno di 150 euro a persona per gli incapienti ossia per coloro che hanno un reddito inferiore a 7500 euro. La somma andrà a beneficio di circa 12,5 milioni di persone. I dipendenti riceveranno il bonus con la tredicesima mentre gli autonomi scaricheranno l'importo nelle dichiarazione dei redditi.


TESTO INTEGRALE DELLA FINANZIARIA


Antonio Di Gilio

Firma la Petizione

La Sinistra che vogliamo: quali politiche del lavoro

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http://www.firmiamo.it/lasinistrachevogliamo-politichedellavoro

Statuto della petizione

La competizione globale neoliberista si fonda sul concetto di mercificazione del lavoro ignorando la dignità del lavoratore, la sua posizione sociale, le relazioni familiari e comunitarie, il diritto alla sicurezza economica e sociale, la speranza nel futuro. Per ricostruire una rete di diritti sociali e del lavoro nei singoli paesi bisogna perciò prima di tutto partire dalla necessità di estendere a livello mondiale diritti e protezioni.L'economia italiana è caratterizzata da una crescita più bassa rispetto ad altri paesi dell'UE, dal peggioramento delle condizioni materiali di lavoratori e pensionati e dall'acuirsi delle disuguaglianze sociali. Mentre altri paesi europei come Francia e soprattutto Germania hanno puntato ad una competitività mondiale legata a produzioni di maggiore qualità, l'Italia resta ancorata a una specializzazione produttiva a bassa tecnologia che soffre di una crescente concorrenza dei paesi asiatici; per sostenere la competizione mondiale l'impresa italiana ha cercato allora di ridurre diritti e costi partendo da quello del lavoro; tutto ciò ha influito sui salari, fra i più bassi d'Europa, nello stesso tempo poco è stato fatto per frenare prezzi e tariffe spesso i più alti fra i paesi dell'UE.E' necessario ridefinire quindi un nuovo modello di sviluppo, attraverso una nuova politica economica e dei redditi che ridistribuisca la ricchezza a sostegno dei redditi da lavoro dipendente e da pensioni; occorre inoltre una sempre più avanzata qualificazione della produzione attraverso investimenti alla ricerca, all'innovazione e all'innalzamento dei livelli d'istruzione e formazione del nostro paese.Dobbiamo perciò puntare alla valorizzazione del lavoro come fattore d'innovazione, come elemento fondamentale della realizzazione delle persone e come strumento per l'eliminazione delle aree di esclusione sociale, soprattutto delle giovani generazioni il cui lavoro è sempre più precario. Non è più possibile che ci siano milioni di uomini e donne, senza diritti e senza tutele, perennemente ricattati da una condizione di precarietà che nega loro ogni futuro.L'azione della Sinistra verso il Lavoro dovrà quindi agire su più direttive: sul lato dei salari per omogeneizzarli a quelli dei lavoratori dell'UE, sul piano della sicurezza dell'ambiente del lavoro e sulla lotta alla precarietà che toglie la speranza ai giovani ma anche a tutti gli adulti che perdono il loro posto di lavoro. Per quanto riguarda i salari, l'aumento delle retribuzioni nette in questi anni è stato inferiore a quello inflazionistico, per effetto di un'iniqua politica fiscale e per la mancata restituzione del fiscal drag che ha prodotto una reale erosione delle retribuzioni, nonché per un'esigua ridistribuzione della ricchezza prodotta dall'aumentata produttività. A ciò vanno aggiunto il diffondersi con la legge 30 di numerose forme di lavoro precario e atipico, il sistematico ritardo nei rinnovi dei Ccnl, la mancata revisione del meccanismo di calcolo dell'inflazione riferita ai meccanismi Istat e quindi alla composizione e al peso delle voci del paniere.Bisogna quindi non solo agire sulla leva fiscale e ritornare alla restituzione del fiscal drag ma anche prevedere forme di rinnovo certo dei contratti di lavoro; occorre dare inoltre il massimo sostegno al rilancio della contrattazione articolata che verta, in termini di una più equa distribuzione del reddito, sui necessari incrementi salariali avendo come obiettivo quello di portarli, in tempi non biblici, in media con quelli degli altri grandi Paesi industrializzati della UE e che affronti con molta maggiore efficacia gli aspetti relativi all'ambiente, all'organizzazione e agli orari di lavoro.Per la sicurezza del lavoro e la prevenzione degli incidenti sul lavoro è opportuno rafforzare i controlli contro il lavoro nero e l'applicazione delle norme di sicurezza.Molto deve essere ancora fatto per abolire il precariato e tutte le forme di lavoro atipiche.A tale scopo proponiamo:
la modificazione dell'art. 2094 del Codice Civile affinché ci siano solo 2 categorie di lavoratori: lavoratori economicamente dipendenti e lavoratori autonomi (cioè imprenditori veri, liberi professionisti, ecc.).
i lavoratori con contratti non a tempo indeterminato devono essere pagati di più ed avere maggiori versamenti previdenziali e assicurativi, rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato (in modo da garantire i periodi di non lavoro). Dopo 18 mesi di contratti a termine in un quinquennio presso una stessa azienda, si ha diritto ad essere assunti a tempo indeterminato.
saranno i CCNL che stabiliranno la percentuale massima di lavoratori che possono essere assunti con contratti di lavoro a termine e le causali per ricorrervi.
il Governo deve assumersi l'onere e l'impegno di stabilizzare i troppi precari presenti nelle pubbliche amministrazioni, negli ospedali, nelle scuole, nelle università, nei centri di ricerca.Ammortizzatori SocialiIn caso di crisi aziendale, prima del licenziamento, dovranno essere previsti ammortizzatori sociali come la generalizzazione a tutte le imprese dei contratti di solidarietà con riduzione dell'orario settimanale ed integrazione salariale della retribuzione perduta, la Cassa Integrazione Guadagni riformata e l'indennità di mobilità estese a tutti i lavoratori (anche co.co.pro) di tutte le imprese, senza limiti dimensionali. In caso di disoccupazione deve essere prevista un'indennità di disoccupazione per tutti i lavoratori economicamente dipendenti licenziati ed il ricorso ad una formazione obbligatoria che li accompagni verso un'altra occupazione.Debbono essere istituiti un reddito minimo di inserimento per contrastare la povertà e l'esclusione sociale finanziato attraverso un Fondo Nazionale ed un sostegno finanziario per i giovani con obbligo formativo.Estensione dei diritti sociali fondamentali:la tutela della maternità, delle malattie, degli infortuni, la previdenza, l' equo compenso, i diritti sindacali, il divieto di licenziamento senza giusta causa debbono essere estesi a tutti i lavoratori economicamente dipendenti.Soci-lavoratoriDeve essere ripristinata la legge 142/01 che prevedeva diritti e doveri dei soci-lavoratori delle cooperative. Il socio-lavoratore deve avere tutti i diritti garantiti dalla legge ai lavoratori, diritti sindacali compresi (fra questi la possibilità di elezione della RSU assente ad oggi in molte cooperative).Il lavoro nella Pubblica AmministrazioneDovrà essere valorizzato il lavoro nella Pubblica Amministrazione.La Pubblica Amministrazione può ricorrere al lavoro precario solo nei casi previsti dai CCLN. E' possibile per la P.A e per le società a capitale pubblico esternalizzare alcuni servizi ma nella gara di appalto dovrà essere specificato il CCNL da applicare ai lavoratori della ditta vincitrice, contratto che dovrà prevedere, in caso di figure già esistenti nella P.A, salari e diritti che non si discostino da quelli dei lavoratori pubblici. Si dovrà arrivare all'eliminazione degli appalti effettuati attraverso il metodo del massimo ribasso che sono la causa primaria dei bassi salari, della diminuzione dei diritti e spesso dell'insicurezza del lavoro.I diritti tutelati costituzionalmente (diritto alla salute, all'istruzione) e i servizi relativi ai beni comuni come l'acqua non possono essere esternalizzati nella gestione né affidati a strutture terze. Nella Pubblica Amministrazione si potrà ricorrere alle consulenze esterne solo in mancanza di personale interno privo delle competenze richieste.Per evitare qualsiasi sospetto di clientelismo e di nepotismo le società a capitale pubblico e le società a capitale misto dovranno prevedere regole chiare e forme controllabili per l'assunzione dei lavoratori. Il contratto subordinato a tempo indeterminato dovrà essere la normale forma di lavoro e di assunzione; i contratti cosiddetti flessibili dovranno essere una mera eccezione; sarà affidata alla contrattazione articolata la definizione della percentuale massima di lavoratori che possono essere assunti con contratti di lavoro a termine e atipiche e le causali per ricorrervi. Lavoro dei migrantiOggi più di tre milioni di cittadini stranieri risiedono regolarmente nel nostro paese e molte centinaia di migliaia sono irregolari. La loro presenza nel nostro paese è un fattore che arricchisce culturalmente, economicamente ed umanamente la nostra società. Occorre quindi il varo di una legge sull'immigrazione che preveda anche l'istituzione di un "Permesso di soggiorno per ricerca di occupazione", e miri a sconfiggere il traffico criminale delle persone e l'abuso del lavoro del migrante in nero, senza diritti e tutele. Deve essere ricercata la parità di trattamento dalla durata dei contratti individuali di lavoro, al salario, agli ammortizzatori sociali, alla salute e sicurezza.Organizzazione del tempo - lavoro e del tempo liberoBisogna agire sugli orari di lavoro in modo da aumentare il tempo libero da dedicare alle relazioni tra soggetti e alle famiglie. Si debbono investire risorse sui servizi destinati al supporto del lavoro di cura, che ricade ancora oggi prevalentemente sulle donne.
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Cari Kilombisti non postate per 48 ore

Quello che molti blogger di questo aggregatore non hanno capito è che Kilombo siamo tutti noi.Kilombo esiste non grazie alla redazione ma per l'intervento di qualche centinaio di persone che quotidianamente offrono uno spunto di riflessione.
Non esistono guru filosofici o detentori di veritas di sinistra ma semplici persone:operai,studenti o pensionati che portano un pezzo del loro pensiero o della propria vita vissuta e fanno partecipi tutti gli altri.
Se queste persone si fermano,si ferma Kilombo e questa iniziativa vuole essere la dimostrazione di ciò.I giochi di potere insulsi degli ultimi tempi mom riesco proprio a capirli e se praticamente mezza redazione si è dimessa e molti in passato lo hanno fatto,qualcosa vorrà significare
Invito pertanto a tutti coloro che tengono ancora a questo aggregatore a non postare nessun articolo a partire dalle 0:01 dell'8 novembre fino alle 0:01 del 10 novembre.

Antonio Di Gilio

Addio a Enzo Biagi

È morto Enzo Biagi. Il popolare giornalista e scrittore si è spento poco dopo le otto nella clinica Capitanio di Milano, dove era ricoverato da una decina di giorni per problemi polmonari e cardiaci. Al momento del decesso c'erano al capezzale le due figlie, Bice e Carla. A dare la notizia della morte di Biagi è stato il medico Giorgio Massarotti: «Per incarico della famiglia, con estremo dolore, annuncio che il dottor Biagi si è spento con serenità». Poco dopo è arrivato il messaggio di cordoglio del presidente Napolitano: «È scomparsa una grande voce di libertà».