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Anche Bertinotti e la Sinistra e l'Arcobaleno scoprono Internet

Finalmente anche la Sinistra ha scoperto l'importanza di Internet e oltre il sito http://www.sinistrarcobaleno.it/ che nel tempo è stato migliorato con molti elementi di interazione,si sono aggiunti due importanti canali su you tube.
Il primo collegato al partito con tanti spot e video riguardanti comizi e campagna elettorale che potete trovare al sito http://it.youtube.com/user/sinistrarcobaleno

Il secondo canale invece è una trovata davvero innovativa.Riconoscendo per la prima volta l'importanza dell'interazione tra internauti e partiti è stato costituito Berti.net
Berti.net è un progetto che mira a creare una comunità reale intorno ad un tavolo virtuale. E' una web conferenza dove tutti possono partecipare ed avere la possibilità di intervenire. Il candidato Premier de la Sinistra l'Arcobaleno Fausto Bertinotti si siederà con noi il primo Aprile e risponderà in diretta alle nostre domande attraverso la piattaforma linkata dal sito ufficiale de la Sinistra l'Arcobaleno.
Il sito del canale è http://it.youtube.com/user/videobertinet
Vi propongo un simpatico backstage della promozione del compagno Fausto Bertinotti

Anche ad ADELFIA come in ITALIA si presenta




LA SINISTRA UNITA PER:

· La tutela dei lavoratori

· La lotta al precariato

· I diritti civili e la laicità dello Stato

· La tassazione delle rendite finanziarie

· La difesa dell’ambiente

· Il rilancio della ricerca e dell’istruzione pubblica

· Il protagonismo delle donne,dei giovani e dei pensionati

Siete invitati
Lunedì 31 Marzo ore 18
presso la Biblioteca comunale

Corso Umberto I,117
Interverranno
Carlo De Santis consigliere regionale PdCI
Vito Angiuli,portavoce associazione per il Rinnovamento della Sinistra

Tonia Guerra,consigliere provinciale
on.Pietro Folena,capolista al Senato de"La Sinistra l'Arcobaleno

La Sinistra Arcobaleno ce la farà

Il sito Affari Italiani pubblica quest'oggi un sondaggio relativo alla Sinistra Arcobaleno in cui il partito guidato da Fausto Bertinotti, stando ai dati riservati in suo possesso- la Cosa Rossa si attesterebbe nell'ultima rilevazione del 10 marzo all'8,5% rispetto all'8 di sette giorni prima.
Ma soprattutto, in base ai dati territoriali, si nota come l'Arcobaleno possa, a meno di un mese dall'apertura delle urne, superare lo sbarramento a Palazzo Madama in molte regioni.
Creando così non poche difficoltà praticamente a tutte le altre formazioni politiche nella Camera Alta. Stando ai numeri riservati che circolano nel quartier generale di Rifondazione Comunista, la sinistra radicale al momento può ottenere da 21 a 26 senatori.
La forchetta è così ampia perché molto dipende dal risultato dell'Udc nelle singole regioni.
Ma veniamo ai dati.
In Piemonte Bertinotti è accreditato del 9%, due seggi sicuri a Palazzo Madama e il terzo scatterebbe se Casini non superasse lo sbarramento dell'8%.
In Lombardia la Sinistra Arcobaleno vale l'8%, che corrisponde a 5 o 6 senatori (la variabile è sempre legata al risultato dell'Unione di Centro).
In Liguria i sondaggi danno il 9,5%, ovvero un seggio.
Dieci per cento tondo in Emilia Romagna, pari a tre senatori.
Ottimo 12,5% in Toscana (il dato più alto) che corrisponde a tre eletti a Palazzo Madama
Un seggio dovrebbe arrivare anche dall'Umbria e uno dalle Marche, dove la Sinistra Arcobaleno vale rispettivamente l'11,5% e il 10.
Buona anche la percentuale nel Lazio (9,5%), pari a 2 o 3 senatori.
In Puglia la Cosa Rossa si attesta all'8,5%, in rialzo di quasi due punti in una settimana, pari a uno o due seggi a Palazzo Madama (la differenza è sempre legata alla performance di Casini).
Un senatore anche in Basilicata, dove la percentuale è l'8,5%.
Mentre in Sardegna, con lo stesso risultato che emerge dai sondaggi (8,5), si oscilla tra uno e due senatori.
Ci sono poi le regioni dove l'Arcobaleno è sotto lo sbarramento.
Ma ad esempio in Campania e in Calabria il 7,5% lascia aperta qualche speranza a Bertinotti. Molto difficile invece la sfida in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo (7%).
Praticamente impossibile in Sicilia (6%).
Il risultato a livello di senatori (tra 21 e 26) è comunque del tutto lusinghiero e nettamente più alto rispetto alle stime di 15 emerse negli ultimi giorni.
Ma la complessità della legge elettorale per Palazzo Madama trasforma la Cosa Rossa in una sorta di incubo un po' per tutti.
La Sinistra Arcobaleno si dividerà ovviamente il premio di minoranza (45%) nelle regioni dove supererà la soglia dell'8. E questo comporta una diminuzione dei seggi per il Popolo della Libertà laddove appare scontata la vittoria di Veltroni.
Ovvero in Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche.
A subire invece l'effetto Bertinotti nel Nord (Veneto escluso) sarà il Partito Democratico.
Restano poi le regioni in bilico, dal Lazio alla Puglia, dove chi perde tra i due principali poli dovrà spartirsi i seggi di minoranza con la Sinistra Arcobaleno, riducendo così il numero di eletti.
Si tratta perciò di una variabile complessa e determinante al tempo stesso, che potrebbe incidere sui numeri a Palazzo Madama, favorendo o allontanando il rischio pareggio.
C'è poi un'altra ripercussione, che non riguarda né Berlusconi né Veltroni.
Il superamento della soglia dell'8% in molte zone da parte della Sinistra Arcobaleno riduce drasticamente il numero di senatori dell'Udc, in particolare al Sud.
Di fatto, Casini è quello che più di tutti verrà penalizzato se i sondaggi interni a Rifondazione risulteranno veri.
Sondaggi che a livello generale vedono lo schieramento Pdl-Lega al 45%, rispetto al precedente 44,5 (Popolo della Libertà 39,5 e Carroccio 5,5). La coalizione Pd-Idv è invece al 36,5%, in leggero calo dal 36,8 (Partito Democratico 33 e Italia dei Valori 3,5). L'Udc vale il 6,5% (era al 7), la Destra è stabile al 2% e gli altri raccolgono il 2,5. (Affari Italiani)

Boigottiamo le olimpiadi cambiando canale...Tibet libero

Le vicende degli ultimi tempi stanno mostrando il peggio del governo cinese.
Di diritti civili questi signori non vogliono sentire parlare.L'Occidente"libero" si guarda bene da fare obiezioni verso quello che è diventato il motore del monfo.
Ma se è vero che i vari governi non possono e non vogliono mettere in disccusione accordi commerciali con la grande potenza cinese,è pur vero che qualcosa noi possiamo farla.
Non guardiamo per tutto il periodo la manifestazione sportiva cambiando canale e non dando share all'evento.Gli sponsor ridurrebbero in questo modo i proventi alle varie reti e queste ultime i compensi per i diritti televisivi.
Abbiamo 4 mesi per rendere questo progetto possibile e la rete deve diventare il viatico.
TiBET LIBERO

Il toto candidati gli operai e le medaglie d'oro

Il delirio di questa legge elettorale continua sempre più a mostrare il delirio di questa classe politica.Per due settimane abbiamo assistito al toto candidature spacciandole di volta in volta come un evento mediatico.
Uno dei motivi per cui i nostri politici percepiscono stipendi d'oro(comunque troppo alti)è legato all'idea che lor signori rappresentano(o dovrebbero)la classe dirigente del nostro paese e quindi il meglio per il suo governo.
Ognuno di loro è non solo portatore di interessi e valori di una parte della società,pur sempre nel più generale interesse nazionale,ma anche il "manager" in grado ti trovare gli strumenti politici-economici in grado di raggiungere i propri obiettivi.Purtroppo in una visione distorta del Parlamento,in Italia non è così e si è candidato da una parte gli operai della Thyssen e dall'altra medeglie d'oro al merito militare.Premetto che non conosco queste persone e le loro capacità politico-amministrative,in quanto per la Porcellum non è necessario che la gente valuti,e che sicuramene meritano il posto in parlamento più di altri.Tuttavia gli stessi partiti hanno presentato queste persone in quanto tali ossia operai e militari.Ma il posto in Parlamento non è ne un ammortizzatore sociale ne un risarcimento per le tragedie personali.Se fosse questo il metro di valutazione basterebbe ogni anno eleggere un familiare dei 1300 morti sul lavoro.La classe operaia non la si tutela dando mega stipendi a un suo componente,ma inserendo gente competente in grado di dare risposte non soltanto ideali ma anche operative.Ma in fondo questa è diventata la politica italiana,un grande e immenso show.

Antonio Di Gilio

Per quelli con il cuore a Sinistra e la testa al Pd...non esiste il voto utile

Se sei tra quelli che vorrebbero votare la Sinistra arcobaleno ma pensano di sacrificarsi con un voto “utile” al Partito Democratico, allora è importante che tu legga questo articolo. Con questa legge elettorale non esiste “voto utile” che possa tenere Berlusconi lontano dal Governo della Repubblica Italiana. Non solo: per come è fatto il “Porcellum”, votare la Sinistra Arcobaleno in alcune regioni sottrae senatori al Popolo delle Libertà.
I possibili esiti delle elezioni di aprile sono due: il Popolo delle Libertà vincerà in entrambe le camere, oppure ci sarà un pareggio perché al Senato mancherà una chiara maggioranza. Come insegna l'esperienza di Prodi, per governare non basta il premio di maggioranza alla Camera dei Deputati.
Riflettiamo un attimo sulla prima ipotesi. Il PD ha voluto “correre da solo” ed è partito con un abisso di voti che lo dividevano da Berlusconi. In queste settimane ha recuperato, ma i sondaggi sembrano confermare un distacco ancora molto ampio che difficilmente potrà essere colmato. Allora, visto che chi vince si prende il premio di maggioranza del 55 % e gli altri si spartiscono il resto, perché tapparsi il naso e dare i propri voti al Partito Democratico? Il PD si rafforzerebbe a scapito della Sinistra Arcobaleno e ciò sarebbe una beffa per chi ha fatto un “sacrificio” per cercare di salvare l'Italia da Berlusconi.
Passiamo all'altro esito possibile: il pareggio. Sul Sole 24 Ore del 26/02/2008 e del 02/03/2008 il professore Roberto D'Alimonte ha pubblicato due articoli nei quali spiega che, cifre alla mano, c'è una significativa probabilità che venga fuori un “Senato zoppo”. Scrive: “ In sintesi, la presenza di diverse liste fuori dai due poli principali, Pd-Idv e Pdl-Lega, cambia la natura della competizione mettendo ancor più a rischio il conseguimento di una vera maggioranza al Senato ”. Questo accade perché “ il risultato finale non dipende solo da quante regioni si vincono ma anche da come si perde nelle regioni in cui vincono gli altri ”. Berlusconi e Veltroni lo sanno e per questo un giorno si e uno no parlano di possibili larghe intese o grandi coalizioni dopo il voto. Ciò accadrebbe anche se il PD non riuscisse a guadagnare altri voti dagli indecisi e dipende dal fatto che il Pdl non ha più con sé il centro (UDC e Rosa Bianca).
D'Alimonte aggiunge che “ il vero rischio per il Cavaliere viene paradossalmente dalla Sinistra Arcobaleno ”, perché dove vincerà il PD il Popolo delle Libertà dovrà spartirsi il rimanente 45% dei seggi con la Sinistra e le altre forze che supereranno lo sbarramento. Quindi è anche importante che la Sinistra Arcobaleno superi la soglia dell' 8% al Senato!
Ho sentito molti che sono indecisi tra ascoltare il cuore , e votare a sinistra, o la testa , votando il PD per fermare Berlusconi. Alcuni hanno cercato di convincere queste persone con altri argomenti, in questo articolo ci provo con freddi ragionamenti di meccanica elettorale. Ritengo però che quest'altre argomentazioni a favore del voto a sinistra siano altrettanto valide, come l'importanza della sopravvivenza della sinistra e la possibilità che un Arcobaleno forte possa influenzare le posizioni del PD (come sta avvenendo in Germania) o frenare eventuali “inciuci”. Se si mettono insieme tutti questi vari argomenti, non rimane alcun motivo per un "voto utile" al Partito Democratico: si può votare Sinistra Arcobaleno anche ascoltando la testa.


Antonio

Perchè il dollaro e gli Usa si stanno svalutando

Il commercio internazionale é diventato un meccanismo grazie al quale gli USA producono dollari e il resto del mondo produce quel che i dollari possono comprare. Le nazioni non commerciano più per ottenere "vantaggi comparativi", ma solo per ramazzare dollari da destinare al pagamento del debito estero, che é fissato in dollari. E per accumulare dollari nelle riserve monetarie con la finalità di preservare il valore delle monete nazionali. Le banche centrali delle nazioni, per prevenire attacchi speculativi alle proprie monete, sono costrette a comprare o trattenere dollari, in una misura equivalente all'ammontare del proprio circolante. Tutto ciò crea il meccanismo del dollaro forte che, a sua volta, obbliga le banche centrali ad immagazzinare dollari, cosa che rende ancor più forte il dollaro. Questo fenomeno é conosciuto come "egemonia del dollaro" e fa sì che le merci strategiche -soprattutto il petrolio- siano quotate in dollari. Tutti accettano i dollari perché con essi si può comprare il petrolio. Dal 1945, la forza del dollaro consiste nell'essere la divisa internazionale per gli interscambi petroliferi globali (petro-dollari). Gli USA stampano centinaia di migliaia di miliardi di dollari senza nessun tipo di copertura: "petro-dollari" che sono usati dalle nazioni per pagare la fattura degli energetici agli esportatori dell'OPEC. Ad eccezione dell'Iraq e, parzialmente, del Venezuela.Questi petro-dollari sono poi riciclati nuovamente dall'OPEC negli USA, sotto forma di lettere del tesoro o altri titoli con denominazione in dollari: azioni, beni immobiliari ecc. Il riciclaggio dei petro-dollari rappresenta il beneficio che, dal 1973, gli USA ricevono dai paesi produttori di petrolio per "tollerare" l'esistenza dell'OPEC.Le riserve di dollari debbono essere investite nel mercato nord-americano, cosa che, a sua volta, produce utili per l'economia USA. L'anno scorso, nonostante un mercato in netto ribasso, l'ammontare delle riserve USA é cresciuto del 25%. L'eccedente nei conti dei capitali finanzia il deficit commerciale. Dato che gli USA creano "petro-dollari", loro controllano il flusso del petrolio. Siccome il petrolio si paga in dollari e questa é l'unica moneta accettata in questi scambi, si arriva alla conclusione che gli USA possiedono il petrolio del mondo gratis. Di nuovo: che succederebbe se l'OPEC decidesse di seguire l'esempio dell'Iraq e cominciasse a vendere il petrolio in euro? Una esplosione economica. Le nazioni importatrici di petrolio dovrebbe mettere in uscita i dollari dalle rispettive riserve delle banche centrali, e rimpiazzarli con gli euro. Il valore del dollaro precipiterebbe, e le conseguenze sarebbero quelle di un qualsiasi collasso di una moneta: inflazione alle stelle (vedi Argentina), i fondi stranieri in fuga dal mercato dei valori nord-americano e ritiro dei fondi dalle banche come nel 1930 ecc. Tutto questo non avverrebbe solo negli USA. Il Giappone ne uscirebbe severamente castigato, data la sua totale dipendenza dal petrolio straniero e l'incredibile sudditanza al dollaro. Se crollasse l'economia giapponese, crollerebbero quelle di molti paesi -non escluso gli USA- in un effetto domino. Questi sarebbero gli effetti potenziali di un "improvviso" passaggio all'euro. Un cambio più graduale sarebbe più gestibile, ma altererebbe ugualmente l'equilibrio finanziario e politico del mondo. Vista la vastità del mercato europeo, la sua popolazione e la sua necessità di petrolio (ne importa più degli USA), l'euro potrebbe rapidamente diventare -di fatto- la moneta standard per il mondo. Esistono buone ragioni perché l'OPEC -come gruppo-segua l'esempio dell'Iraq e adotti l'euro. Non vi é dubbio (dopo tanti anni di umiliazioni subite dagli USA) che potrebbero approfittare delle circostanze per emettere una dichiarazione politica di principi. Ma esistono anche solide ragioni economiche. Il poderoso dollaro ha regnato incontrastato dal 1945 e negli ultimi anni ha guadagnato ancor più terreno con il dominio economico USA. Alla fine degli anni ‘90, più dei quattro quinti delle transazioni monetarie e la metà delle esportazioni mondiali, sono avvenute in dollari. L'obiettivo della guerra di Bush contro l'Iraq, naturalmente, é assicurarsi il controllo di quei giacimenti e porli sotto il segno del dollaro; successivamente passerà ad incrementare esponenzialmente la produzione e forzare i prezzi al ribasso. Alla fin fine, l'obiettivo di Bush é scongiurare con minacce di ricorrere alle vie di fatto, che qualsiasi paese produttore passi all'euro. A lungo termine, il vero obiettivo non é Saddam, é l'euro e l'Europa. Gli USA non se ne staranno con le mani in mano ad assistere allo spettacolo di questi "ultimi arrivati" degli europei che tengono in pugno le redini del loro destino. E men che mai, che assumano il controllo della finanza internazionale. Naturalmente, tutto dipende dal folle piano di Bush e, soprattutto, che non scateni la terza guerra mondiale.


Cittadini o Consumatori

Il cittadino è colui che è originario, abitante e/o residente in uno stato e del quale possiede la cittadinanza ossia la condizione della persona fisica alla quale l'ordinamento giuridico riconosce la pienezza dei diritti civili e politici.
Nelle ultime campagne elettorali ho la sensazione che questo termine venga sempre meno utilizzato e sostituito dal sostantivo consumatore. Come in un'operazione di marketing si sta cercando di associare, senza traumi per "l'utenza", quella che era l'espressione del salto culturale delle lotte risorgimentali del 1848 con una pseudo accezione moderna che meglio esprime l'individuo nell'era del consumismo. Ma se è vero che ogni parola ha un proprio significato il termine consumatore implica una nuova concezione della società. Non importa chi tu sia ma quanto consumi e spendi. Una nuova "aristocrazia", non di nomina divina o reale ma di mercato, si affaccia e tutti ne vogliono far parte ammirandone insigni membri come letterine e calciatori.
L'economia pervade ogni aspetto della vita e anche la vita può essere monetizzata e lo stato un tempo rappresentazione della sovranità si riduce nel mondo globalizzato in una semplice spa.Mentre la politica usa e abusa svuotandone del significato parole come libertà, uguaglianza, democrazia, i cittadini consumatori chiamano eroi i vincitori della coppa del mondo di calcio e definiscono straccioni chi non possiede un cellulare.

Antonio Di Gilio

L'acinino Incazzato PRECISA che:

L'articolo
UNA STRANA STORIA
di treni e passaggi a livello
giuntovi senza firma
è
dell'Acinino Incazzato Adelfia

P.S. l'errore è frutto della mia inesperienza nella gestione del Blog.

UNA STRANA STORIA


UNA STRANA STORIA
di treni e passaggi a livello


La Ferrovia del Sud Est svolge in condizione di monopolio un importante servizio di trasporto passeggeri lungo l’omonima direttrice territoriale, offrendo una risposta alla richiesta di pendolarità per scopi di Studio, Lavoro, Salute nonché alla necessità di accedere a tutti i servizi che trovano nell’interland barese la loro naturale collocazione a livello territoriale.
Nell’ambito di un’interessante Programma di Sviluppo regionale, si prevede che la Ferrovia del Sud Est debba diventare un agile e veloce Servizio Metropolitano Territoriale di trasporto passeggeri e merci.
È evidente che per perseguire tale fruttuosa crescita, la F.S.E. ha necessità di ammodernare le proprie linee, rinnovare il materiale rotabile, adottare migliori dispositivi di sicurezza, cioè INVESTIRE! …..“Investire” è un termine spesso sconosciuto a quelle società private che svolgono un pubblico servizio, abituate a sopravvivere con massicci finanziamenti pubblici.

Al fine di destare la F.S.E dal suo atavico torpore ed incentivarla ad intraprendere un programma di sviluppo e di profondo ammodernamento, la Regione Puglia, oltre ad aver già promosso l’acquisto di nuovo materiale rotabile, si è fatta carico di finanziare anche un piano di interventi tecnici, propedeutici a qualsiasi piano di ammodernamento della linea ferroviaria: “il raddoppio del binario e la soppressione dei passaggi a livello, su alcune tratte sensibili del lungo ed articolato tracciato ferroviario”.

In questa situazione:

COME AVREBBE AGITO UN
POLITICO ADELFIESE DEMOCRISTIANO
DEGLI ANNI ’80?

1) avrebbe contribuito al reperimento dei fondi necessari per finanziare l’opera;
2) avrebbe brigato per far sì che le prime trance di lavori interessassero il proprio paese di origine;
3) avrebbe pubblicizzato questa “Grandiosa Opera per il Paese” come una sua creatura, osannando le capacità e le attenzioni profuse nel bene esclusivo del Paese e dei suoi Cittadini, evidenziando gli inutili benefici che piacciono tanto alla “massa”, come l’incentivazione alla libera circolazione veicolare nel paese.

COME AVREBBE AGITO UN
politico ADELFIESE di sinistra
del 2008?

1) avrebbe preliminarmente ascoltato gli utenti delle F.S.E. per raccogliere le loro istanze e lamentele sul servizio;
2) avrebbe preliminarmente ascoltato chi, pur non essendo utente della ferrovia, avrebbe desiderio di usarla qualora offrisse un servizio migliore e con più ampie possibilità;
3) si sarebbe reso conto che da lungo tempo la politica delle F.S.E. è quella di ridurre drasticamente il personale.
4) si sarebbe reso conto che la chiusura delle stazioni comporta grave disagio per i passeggeri, privi di informazioni sul traffico e potenziale preda di vandali e teppisti.
5) si sarebbe reso conto che con la biglietteria chiusa, l’utente occasionale che si trovi privo di biglietto di viaggio, può farlo sul treno, ma con un piccolo sovrapprezzo del 400%;
6) si sarebbe reso conto che il materiale rotabile in uso è desueto, fatiscente e sporco ed è spesso insufficiente a contenere tutti i viaggiatori nei posti a sedere disponibili, con grave crisi per la sicurezza degli utenti;
7) si sarebbe reso conto che l’attuale politica delle F.S.E. è quella di ridurre drasticamente i costi di manutenzione a grave danno della sicurezza;
8) si sarebbe reso conto che da anni la politica delle F.S.E. è quella di abolire i “Rami Morti”, sopprimendo le corse poco frequentate, le corse domenicali, sopprimendo il “Servizio Merci”, riducendo alcune stazioni al rango di semplici fermate di autobus;
9) si sarebbe reso conto che l’attuale politica delle F.S.E. è quella delle più bieche Aziende Private che antepone il “Profitto” al “Servizio Pubblico” e che, nonostante si avvalga di cospicui finanziamenti pubblici, eroga un servizio inefficiente ed insufficiente;
10) In secondo ordine, avrebbe contribuito al reperimento dei fondi necessari per finanziare l’intera opera;
11) avrebbe operato per far sì che le prime trance di lavori interessassero il proprio paese, perchè su questa tratta ferroviaria il servizio è particolarmente scadente ed i suoi concittadini soffrono gravi disagi;

MA….SOPRATTUTTO:

avrebbe posto alle F.S.E. delle severe condizioni contrattuali per l’accesso ai finanziamenti pubblici, quali:
· ripristinare gli organici ai livelli tali da garantire un servizio sicuro ed efficace; (aumento dei posti di lavoro);
· migliorare la qualità del servizio; (incentivare l’uso del treno = ridurre il traffico veicolare su strade urbane ed extraurbane)
· migliorare l’offerta di servizi, quali il trasporto delle merci. (Riduzione del traffico merci su gomma = meno inquinamento, meno incidenti, minori costi per la collettività)

Tutto questo non è successo
Perché?

Adelfia 1 marzo 2008