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UNA STRANA STORIA


UNA STRANA STORIA
di treni e passaggi a livello


La Ferrovia del Sud Est svolge in condizione di monopolio un importante servizio di trasporto passeggeri lungo l’omonima direttrice territoriale, offrendo una risposta alla richiesta di pendolarità per scopi di Studio, Lavoro, Salute nonché alla necessità di accedere a tutti i servizi che trovano nell’interland barese la loro naturale collocazione a livello territoriale.
Nell’ambito di un’interessante Programma di Sviluppo regionale, si prevede che la Ferrovia del Sud Est debba diventare un agile e veloce Servizio Metropolitano Territoriale di trasporto passeggeri e merci.
È evidente che per perseguire tale fruttuosa crescita, la F.S.E. ha necessità di ammodernare le proprie linee, rinnovare il materiale rotabile, adottare migliori dispositivi di sicurezza, cioè INVESTIRE! …..“Investire” è un termine spesso sconosciuto a quelle società private che svolgono un pubblico servizio, abituate a sopravvivere con massicci finanziamenti pubblici.

Al fine di destare la F.S.E dal suo atavico torpore ed incentivarla ad intraprendere un programma di sviluppo e di profondo ammodernamento, la Regione Puglia, oltre ad aver già promosso l’acquisto di nuovo materiale rotabile, si è fatta carico di finanziare anche un piano di interventi tecnici, propedeutici a qualsiasi piano di ammodernamento della linea ferroviaria: “il raddoppio del binario e la soppressione dei passaggi a livello, su alcune tratte sensibili del lungo ed articolato tracciato ferroviario”.

In questa situazione:

COME AVREBBE AGITO UN
POLITICO ADELFIESE DEMOCRISTIANO
DEGLI ANNI ’80?

1) avrebbe contribuito al reperimento dei fondi necessari per finanziare l’opera;
2) avrebbe brigato per far sì che le prime trance di lavori interessassero il proprio paese di origine;
3) avrebbe pubblicizzato questa “Grandiosa Opera per il Paese” come una sua creatura, osannando le capacità e le attenzioni profuse nel bene esclusivo del Paese e dei suoi Cittadini, evidenziando gli inutili benefici che piacciono tanto alla “massa”, come l’incentivazione alla libera circolazione veicolare nel paese.

COME AVREBBE AGITO UN
politico ADELFIESE di sinistra
del 2008?

1) avrebbe preliminarmente ascoltato gli utenti delle F.S.E. per raccogliere le loro istanze e lamentele sul servizio;
2) avrebbe preliminarmente ascoltato chi, pur non essendo utente della ferrovia, avrebbe desiderio di usarla qualora offrisse un servizio migliore e con più ampie possibilità;
3) si sarebbe reso conto che da lungo tempo la politica delle F.S.E. è quella di ridurre drasticamente il personale.
4) si sarebbe reso conto che la chiusura delle stazioni comporta grave disagio per i passeggeri, privi di informazioni sul traffico e potenziale preda di vandali e teppisti.
5) si sarebbe reso conto che con la biglietteria chiusa, l’utente occasionale che si trovi privo di biglietto di viaggio, può farlo sul treno, ma con un piccolo sovrapprezzo del 400%;
6) si sarebbe reso conto che il materiale rotabile in uso è desueto, fatiscente e sporco ed è spesso insufficiente a contenere tutti i viaggiatori nei posti a sedere disponibili, con grave crisi per la sicurezza degli utenti;
7) si sarebbe reso conto che l’attuale politica delle F.S.E. è quella di ridurre drasticamente i costi di manutenzione a grave danno della sicurezza;
8) si sarebbe reso conto che da anni la politica delle F.S.E. è quella di abolire i “Rami Morti”, sopprimendo le corse poco frequentate, le corse domenicali, sopprimendo il “Servizio Merci”, riducendo alcune stazioni al rango di semplici fermate di autobus;
9) si sarebbe reso conto che l’attuale politica delle F.S.E. è quella delle più bieche Aziende Private che antepone il “Profitto” al “Servizio Pubblico” e che, nonostante si avvalga di cospicui finanziamenti pubblici, eroga un servizio inefficiente ed insufficiente;
10) In secondo ordine, avrebbe contribuito al reperimento dei fondi necessari per finanziare l’intera opera;
11) avrebbe operato per far sì che le prime trance di lavori interessassero il proprio paese, perchè su questa tratta ferroviaria il servizio è particolarmente scadente ed i suoi concittadini soffrono gravi disagi;

MA….SOPRATTUTTO:

avrebbe posto alle F.S.E. delle severe condizioni contrattuali per l’accesso ai finanziamenti pubblici, quali:
· ripristinare gli organici ai livelli tali da garantire un servizio sicuro ed efficace; (aumento dei posti di lavoro);
· migliorare la qualità del servizio; (incentivare l’uso del treno = ridurre il traffico veicolare su strade urbane ed extraurbane)
· migliorare l’offerta di servizi, quali il trasporto delle merci. (Riduzione del traffico merci su gomma = meno inquinamento, meno incidenti, minori costi per la collettività)

Tutto questo non è successo
Perché?

Adelfia 1 marzo 2008







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