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La crisi italiana e la questione giovanile

I primi segnali del reale invecchiamento della popolazione italiana iniziano a presentarsi in ogni contesto da quello politico a quello culturale.
Tralasciando l'età media dei nostri politici e del nostro presidente del consiglio (al netto di lifting è arrivato all'età di 72 anni) sono stati gli argomenti sulla quale si è incentrata la campagna elettorale a mostrare i cambiamenti in atto nella società.La sicurezza e l'immigrazione hanno praticamente monopolizzato la scena elettorale e hanno anche decretato la vittoria del centro-destra,temi sulla quale questa area politica è "più ferrata",Viceversa problemi quali occupazione o formazione che sicuramente hanno più presa nella fascia più giovane della popolazione e che sono cavalli di battaglia della sinistra sono passati o in secondo piano o addirittura non sono stati presi nemmeno in considerazione.La stessa questione immigratoria si è improntata sotto l'aspetto sicurezza più che su quello della concorrenza del mercato del lavoro evidenziando come sia centro-destra sia centro-sinistra abbia voluto conquistare il bacino ben più ampio degli over 50.Il peso specifico dei giovani in campagna elettorale diventa sempre più ristretto e la politica si è adattata.Un pensionato è più interessato a non subire furti in casa piuttosto che a trovare lavoro(proprio perchè percepisce già una pensione o è in procinto di ottenerla).
Un altro aspetto che a mio avviso evidenzia l'invecchiamento della popolazione italiana possiamo trovarla nella televisione.Da un pò di tempo sto assistendo alla comparsa di format come"Tutti pazzi per la televisione" che nostalgicamente mostrano i programmi e i volti storici della televisione.I dati share danno ragione alla rai che sta quindi puntando su quella fascia di mercato certamente più avanzata negli anni e che contemporaneamente rappresenta la fetta commercialmente più importante.Ma l'idea di rincorrerre in campo politico,economico e sociale quella fascia di età è un cane che si morde la coda.Se non ci facciamo carico dei problemi delle giovani generazioni a 360 gradi,avremo sempre più "bamboccioni incapaci"di potersi costruire un futuro,quindi una famiglia,quindi una prole.Insomma quel declino che da 30 anni affligge questo paese è legato a doppio filo con la questione giovanile e demografica.

Antonio Di Gilio

1 commento:

Anonimo ha detto...

1-come dici pure te ci avviamo ad essere piu vecchi che giovani, ma
2-i giovani, appena maggiorenni o giu di li, o non vanno a votare perchè non gliene importa nulla, o spesso capita che si fanno influenzare dai genitori, dalle loro scelte, a volte si fanno suggerire.

ecco perchè i due contenitori(pdl e pd meno l)non sono interessati così tanto ai giovani.

infatti guarda che macello che hanno fatto con le primarie dei giovani del pd. io comunque SOSTENGO GIULIA INNOCENZI!

http://giuliainnocenzi.wordpress.com