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Quel capitalismo sempre più malato e il socialismo di ritorno

Non c'è che dire,questa estate è stata molto entusiasmante dal punto di vista economico. Mercati finanziari che bruciano miliardi, sistema assicurativo e bancario alla canna del gas, materie prime che macinano record su record, petrolio in primis.

Quel mercato tanto perfetto, in grado di allocare in maniera efficiente le risorse scarse ha fatto un clamoroso buco nell'acqua e si è dovuti passare alla socializzazione delle perdite, con buona pace dei liberisti duri e puri. Ma andiamo con ordine.

Sistema bancario: le banche hanno perso la loro funzione primaria, ossia l'intermediazione di risorse finaziarie tra depositanti e mutuanti accollandosi i rischi di non rimborso dei finanziamenti. Il rischio è statto infatti trasferito sui mercati finanziari e per le banche vincoli di credito risultano davvero pochi. La possibilità di cartolarizzare in pacchetti di merda i crediti ad alto rischio e di venderli a inconsapevoli clienti o in fondi attratti da alte remunerazioni,spingono in un vortice vizioso il sistema creditizio.

Sistema finanziario: la possibilità di fare profitti abnormi spinge gli agenti economici e gli speculatori a promuovere attività spregiudicate senza il ben che minimo senso etico. Trasferire le crisi borsistiche sui mercati delle materie prime tra i quali grano, riso e mais significa portare nel giro di pochi mesi alla fame centinaia di milioni di persone non più in grado di poter acquistarli sui mercati.

Questi due sistemi ormai malati hanno portato il sistema in crisi e per poter sopravvivere hanno avuto bisogno che gli Usa socializzassero le perdite. Hanno acquistato gli ormai moribondi istituti che sono stati in fondo causa del loro male, e messo sulle spalle degli ormai già indebitati americani altri 400 miliardi di dollari ( il Pil di Irlanda e Portogallo messi assieme). Ovviamente a questi costi vivi bisogna sommare gli scassi nell'economia reale globale. Con buona pace dei liberisti che constatano un sistema che globalmente non va, e quei "comunisti" che in fondo al cuore sanno di aver ragione.

Antonio Di Gilio

2 commenti:

Truman ha detto...

Veramente quello che si è visto negli USA una volta lo chiamavano "capitalismo all'italiana": profitti ai privati e perdite allo Stato (l'ultima replica si ha in questi giorni con Alitalia atto 10°).

Quello che si può dedurre è prima di tutto che il liberismo è una teoria economica basata sulle menzogne costanti. Per il resto qualcuno diceva "O socialismo o barbarie".

Anonimo ha detto...

potrebbe essere il revival per un nuovo socialismo, o almeno una nuova sinistra, che salvi l umanità stavolta