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5 motivi per dire NO al nucleare


Il problema energetico italiano è ormai uno dei problemi del nostro Paese che sta interessando la campagna elettorale almeno per vie subliminali.Il Pdl e l'Udc in maniera palese e il Pd lasciandolo intendere sono sempre più favorevoli al ritorno al nucleare.

Maledicono il 1987,anno del famoso referendum,come se quello fosse stato il grande male del paese,dimenticandosi delle loro responsabilità.


E' vero dipendiamo per l'80% del nostro fabbisogno energetico dall'estero,e soprattutto per petrolio e gas naturale.Ma siamo sicuri che il nucleare risolva i nostri problemi?Io dico di no per i seguenti motivi:

  1. Dobbiamo costruire almeno 20 centrali nucleari per recuperare appena il 30% del nostro fabbisogno(non risolvendo di fatto il problema di dipendenza)

  2. Dobbiamo attendere almeno 10 anni affinchè la prima centrale vada a regime(e nel frattempo?)

  3. Di uranio in Italia non se ne trova quindi dovremo comprarlo dall'estero e come il petrolio,è soggetto alle fluttazioni dei prezzi internazionali(chi scommette che fra 10 anni i prezzi lo renderanno poco conveniente?)

  4. Le scorie a chi le diamo?Chi è disposto a prendersele?

  5. Dato che l'uranio emette radon, un gas radioattivo, nonché altri prodotti di decadimento altrettanto radioattivi, l'estrazione mineraria di uranio presenta pericoli ulteriori che si sommano a quelli già esistenti nell'attività del minatore. Le miniere di uranio che non siano "a cielo aperto" richiedono adeguati sistemi di ventilazione per disperdere il radon.
    Durante gli anni cinquanta molti dei minatori statunitensi impiegati nelle miniere di uranio erano nativi Navajos, dato che molte delle miniere erano collocate nelle loro riserve. A lungo andare molti di essi svilupparono forme di cancro al polmone. Alcuni di loro e dei loro discendenti sono stati beneficiari di una legge che nel 1990 ha riconosciuto il danno loro arrecato.Della serie se siete così convinti andatevelo a prendere l'Uranio
Temo fortemente che i poteri forti e l'informazione controllata ci portino verso il disastro con il ritorno a un oneroso nucleare che è per giunta inutile per i motivi che ho sopra citato

E' il momento di prendere coscienza della necessità di spingere sempre più sulle rinnovabili e sull'efficienza energetica e non su strade che non risolvono nulla.Possiamo diventare il primo Paese,con relativo vantaggio competitivo,nella produzione di energia pulita creando un indotto e lavoro rispettando l'ambiente...basta volerlo.


Antonio Di Gilio





2 commenti:

Jean Lafitte ha detto...

hai perfettamente ragione. ti appoggio.

marco ha detto...

critiche:

1) cifre ? caorso era sugli 800MW, le centrali attuali sono ben più potenti ( ordine del centinaio di GW ); investendo in alcune di quelle sinceramente il numero di 20 centrali potrebbe scendere abbastanza.

2) verissimo, in aggiunta al fatto che "si sa come vanno gli appalti in italia" e una centrale nucleare va costruita bene.

3) ne è stato scoperto un giacimento ( mai usato ) tempo fa; non sarebbe la materia prima comunque il primo problema visto che compriamo già un sacco di cose.

4) le scorie sono un prodotto di scarto di un sacco di cose e non sarebbero il primissimo problema; un sacco di paesi sanno già cosa farne..

5) questa parte è copiata da wikipedia, ed è parzialmente vera. innanzitutto un bel fondo di radon c'è già in vari posti in italia ( è uno dei responsabili del fondo di radioattività ambientale ), ma non è sufficiente per fare del male a chiunque. ci sono molte cose che sono sufficienti per uccidere le persone, come il benzene e i suoi derivati, però è molto più comodo parlare di radiazioni.

sinceramente spererei in motivi più convincenti e più critici.

ad esempio, il problema del ritorno al nucleare in italia è anche legato al fatto che le miniere d'uranio e i reattori sono comunque delle potenziali fabbriche per bombe, e un ritorno "così" potrebbe essere quasi una "corsa al riarmo", contando il fatto che sul trattato di non proliferazione ci han sputato sopra in tanti.

un'altra cosa possibile è che in italia non c'è praticamente una regolazione seria sulla speculazione edilizia, oltre che un controllo rigoroso sugli appalti; se crolla un ponte muoiono quelli che ci sono sopra ( e sotto ), se invece esplode una centrale sappiamo tutti cosa succede. questo secondo me non deve essere un "blocco", perché se ragioniamo sulle grandi opere in funzione del fatto che "l'italia è l'italia" non si cambierà mai.

un appunto sul solare: il silicio per semiconduttori non è praticamente riciclabile e sappiamo tutti dove finisce ( sì, esatto, in bangladesh, a fare le pile di rifiuti ). considerando la produzione mondiale di silicio che potrebbe essere usato per pannelli solari di vario tipo ( dunque escludendo quello che è da usare d'obbligo per i computer ), contando da un lato la crescita nella produzione e il calo dovuto alla limitata durata di tale tecnologia, per ricoprire un 20% del fabbisogno energetico del mondo "a regime" ci vorrebbero un paio di centinaia di anni.

dopodiché finisce anche il silicio.

detto questo, anche io sono tendenzialmente non favorevole al nucleare, ma secondo me a sinistra c'è troppa poca informazione su queste cose.