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Quel grande uomo di nome Berlinguer

La lungimiranza del grande compagno Enrico risulta profetica ed eccezionale andando a rileggere alcune sue interviste.Ecco cosa diceva a Scalfari il 2 agosto 1978.

«Lei è proprio certo che oggi, 1978, dopo quanto è successo e succede in Italia, in Europa, nel mondo, il problema col quale dobbiamo confrontarci noi comunisti italiani sia proprio quello di rispondere alle domande se siamo leninisti o no? E non dico lei, ma tutti quelli che ci rivolgono tale domanda, conoscono davvero Lenin e il leninismo, sanno davvero di che cosa si tratta quando ne parlano? Mi permetto di dubitarne. Comunque, a me sembra del tutto vivente e valida la lezione che Lenin ci ha dato elaborando una vera teoria rivoluzionaria, andando cioè oltre "l'ortodossia" dell'evoluzionismo riformista, esaltando il momento soggettivo dell'autonoma iniziativa del partito, combattendo il positivismo, il materialismo volgare, l'attesismo messianico, vizi propri della socialdemocrazia. (...) Chi ci chiede di omettere condanne e di compiere abiure nei confronti della storia, ci chiede una cosa che è al tempo stesso impossibile e sciocca. Non si rinnega la storia: né la propria, né quella degli altri. Si cerca di capirla, di superarla, di crescere. di rinnovarsi nella continuità».
Ben 30 anni dopo queste parole riecheggiano nella cronaca di oggi e mentre idioti si preoccupano di mantenere la falce e il martello nel simbolo della Sinistra,entità oscure come Ferrara creano partiti anti aborto,i diritti civili vengono calpestati e l'Italia viene scaraventata in un passato recente insieme a quei simboli.
Antonio Di Gilio

1 commento:

Anonimo ha detto...

la soluzione è: candidati socialisti nella sinistra e candidati di sinistra democratica nel partito di boselli. alleanza di tutte le sinistre, partendo dalla questione morale, di cui ora l italia ha bisogno